La ceramica rinvenuta in discrete quantità dal sito di Monte Santa Croce è in gran parte riconducibile alle fasi comprese tra il XII secolo e la fine del XIV secolo. Il solo esame autoptico dei reperti non rivela alcuna specificità circa il consumo di vasellame da parte del complesso religioso rispetto agli agglomerati di tipo civile o non ecclesiastico del circondario. È possibile accertare che la prevalenza di grandi contenitori utilizzati per la conservazione di derrate alimentari e di liquidi doveva essere connessa alla disposizione topografica dell’insediamento, che, soprattutto durante i rigidi inverni, non era propensa a fare in modo che i monaci o chi frequentava quei luoghi potesse facilmente raggiungere la parte bassa per gli approvvigionamenti quotidiani.
Ceramica comune e da mensa dal complesso monastico di Monte Santa Croce (Piana di Monte Verna, Caserta)
Nicola Busino
Project Administration
;
2020
Abstract
La ceramica rinvenuta in discrete quantità dal sito di Monte Santa Croce è in gran parte riconducibile alle fasi comprese tra il XII secolo e la fine del XIV secolo. Il solo esame autoptico dei reperti non rivela alcuna specificità circa il consumo di vasellame da parte del complesso religioso rispetto agli agglomerati di tipo civile o non ecclesiastico del circondario. È possibile accertare che la prevalenza di grandi contenitori utilizzati per la conservazione di derrate alimentari e di liquidi doveva essere connessa alla disposizione topografica dell’insediamento, che, soprattutto durante i rigidi inverni, non era propensa a fare in modo che i monaci o chi frequentava quei luoghi potesse facilmente raggiungere la parte bassa per gli approvvigionamenti quotidiani.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.