The interpretation of the term ‘connect’ reveals meanings that have different characteristics: in architecture, for example, the connection can be physical, given by the union of several spaces; it can be understood as a planning tool in the urban project of places; it can be relational, interpreting the connection as a communication. All the aspects highlighted, belong to the story of the Monastery of Santa Maria in Jerusalem, in the ancient centre of Naples: the theme of connection is a tool to understanding the dynamics of monastic life, the architectural transformations of the building and the urban variations in the immediate surroundings. This paper proposes a research in itinere, born within the ‘protocol of understanding’ between the Department of Architecture and Industrial Design of the University of Campania ‘Luigi Vanvitelli’ and the Monastery of Santa Maria in Jerusalem, aimed to the historical reconstruction of the monastic structure and cloistered life, the relief and recovery of the Cloister, the project of enhancement and narrative. The work presented is based on archive research, visits and surveys carried out until now, which gradually give an increasingly complete picture of the architectural structure. In addition, because of the nature of the building, the perceptive aspects are meaningful, wide reflections could be done about the theme of multi-sensoriality and of reconstruction of lost images and views.

L’interpretazione del termine ‘connettere’ rivela significati che presentano caratteristiche differenti: in architettura per esempio la connessione può essere fisica, data dall’unione di più spazi; può essere intesa come strumento di pianificazione nella lettura urbana dei luoghi; può essere relazionale, interpretando la connessione come una comunicazione. Tutti gli aspetti messi in evidenza appartengono al racconto del Monastero di Santa Maria in Gerusalemme, nel centro antico di Napoli, in cui il tema della connessione si offre come chiave di lettura utile alla comprensione delle dinamiche della vita monastica, delle trasformazioni architettoniche dell’edificio e alle variazioni urbane nell’immediato intorno. Il contributo propone una ricerca in itinere, nata nell’ambito del protocollo d’intesa tra il Dipartimento di Architettura e Disegno Industriale dell’Università della Campania ‘Luigi Vanvitelli’ e il Monastero di Santa Maria in Gerusalemme, finalizzata alla ricostruzione storica della struttura monastica e della vita claustrale, al rilievo e al recupero del Chiostro, al progetto di valorizzazione e narrazione. La lettura presentata si basa su ricerche d’archivio, sopralluoghi e rilievi finora effettuati, che progressivamente restituiscono un quadro sempre più completo della struttura architettonica. Inoltre, data la natura dell’edificio, sono significativi gli aspetti percettivi che lasciano spazio ad ampie riflessioni sul tema della multi-sensorialità e sulla ricostruzione delle immagini e delle visuali perdute.

Connessioni e narrazioni. Racconto di un monastero/ Connections and Narratives. Tale of a Monastery

PALMIERI A
2020

Abstract

The interpretation of the term ‘connect’ reveals meanings that have different characteristics: in architecture, for example, the connection can be physical, given by the union of several spaces; it can be understood as a planning tool in the urban project of places; it can be relational, interpreting the connection as a communication. All the aspects highlighted, belong to the story of the Monastery of Santa Maria in Jerusalem, in the ancient centre of Naples: the theme of connection is a tool to understanding the dynamics of monastic life, the architectural transformations of the building and the urban variations in the immediate surroundings. This paper proposes a research in itinere, born within the ‘protocol of understanding’ between the Department of Architecture and Industrial Design of the University of Campania ‘Luigi Vanvitelli’ and the Monastery of Santa Maria in Jerusalem, aimed to the historical reconstruction of the monastic structure and cloistered life, the relief and recovery of the Cloister, the project of enhancement and narrative. The work presented is based on archive research, visits and surveys carried out until now, which gradually give an increasingly complete picture of the architectural structure. In addition, because of the nature of the building, the perceptive aspects are meaningful, wide reflections could be done about the theme of multi-sensoriality and of reconstruction of lost images and views.
2020
9788835104490
L’interpretazione del termine ‘connettere’ rivela significati che presentano caratteristiche differenti: in architettura per esempio la connessione può essere fisica, data dall’unione di più spazi; può essere intesa come strumento di pianificazione nella lettura urbana dei luoghi; può essere relazionale, interpretando la connessione come una comunicazione. Tutti gli aspetti messi in evidenza appartengono al racconto del Monastero di Santa Maria in Gerusalemme, nel centro antico di Napoli, in cui il tema della connessione si offre come chiave di lettura utile alla comprensione delle dinamiche della vita monastica, delle trasformazioni architettoniche dell’edificio e alle variazioni urbane nell’immediato intorno. Il contributo propone una ricerca in itinere, nata nell’ambito del protocollo d’intesa tra il Dipartimento di Architettura e Disegno Industriale dell’Università della Campania ‘Luigi Vanvitelli’ e il Monastero di Santa Maria in Gerusalemme, finalizzata alla ricostruzione storica della struttura monastica e della vita claustrale, al rilievo e al recupero del Chiostro, al progetto di valorizzazione e narrazione. La lettura presentata si basa su ricerche d’archivio, sopralluoghi e rilievi finora effettuati, che progressivamente restituiscono un quadro sempre più completo della struttura architettonica. Inoltre, data la natura dell’edificio, sono significativi gli aspetti percettivi che lasciano spazio ad ampie riflessioni sul tema della multi-sensorialità e sulla ricostruzione delle immagini e delle visuali perdute.
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