Ricostruire la storia delle comunicazioni delle macchine per scrivere Olivetti degli anni Trenta porta a intraprendere un viaggio in loro compagnia: un itinerario in cui si visitano spazi aperti, sacrestie, uffici, scrivanie e salotti privati; si viaggia su treni, imbarcazioni e aerei; si percorrono rive di laghi, oppure si fa naufragio tra le onde scosse dai monsoni. Durante queste avventure, più o meno pericolose oppure appassionanti, le macchine Olivetti sono compagne di viaggio per studenti, scrittori, dattilografe, giornalisti, medici, preti, ma soprattutto per donne indipendenti. Seguendo un itinerario in cui protagoniste sono, soprattutto, le immagini pubblicitarie in cui compaiono le donne, il contributo mira a mettere in evidenza come, già dagli esordi e a opera di Renato Zveteremich, le comunicazioni olivettiane siano state attente a un dialogo con l’utenza che tenesse in considerazione anche le specificità di pubblici differenziati e, di conseguenza, l’inserimento dei prodotti in contesti fisici e culturali di riferimento. In questa narrazione, la Rosa nel Calamaio è il pretesto per rintracciare la presenza ricorsiva delle rose nelle immagini olivettiane, come per introdurre il tema del rapporto tra innovazione e tradizione all’interno della comunicazione d’impresa e di prodotto.

La rosa nel calamaio e altre storie (1933-1938)

FIORENTINO CATERINA CRISTINA
2022

Abstract

Ricostruire la storia delle comunicazioni delle macchine per scrivere Olivetti degli anni Trenta porta a intraprendere un viaggio in loro compagnia: un itinerario in cui si visitano spazi aperti, sacrestie, uffici, scrivanie e salotti privati; si viaggia su treni, imbarcazioni e aerei; si percorrono rive di laghi, oppure si fa naufragio tra le onde scosse dai monsoni. Durante queste avventure, più o meno pericolose oppure appassionanti, le macchine Olivetti sono compagne di viaggio per studenti, scrittori, dattilografe, giornalisti, medici, preti, ma soprattutto per donne indipendenti. Seguendo un itinerario in cui protagoniste sono, soprattutto, le immagini pubblicitarie in cui compaiono le donne, il contributo mira a mettere in evidenza come, già dagli esordi e a opera di Renato Zveteremich, le comunicazioni olivettiane siano state attente a un dialogo con l’utenza che tenesse in considerazione anche le specificità di pubblici differenziati e, di conseguenza, l’inserimento dei prodotti in contesti fisici e culturali di riferimento. In questa narrazione, la Rosa nel Calamaio è il pretesto per rintracciare la presenza ricorsiva delle rose nelle immagini olivettiane, come per introdurre il tema del rapporto tra innovazione e tradizione all’interno della comunicazione d’impresa e di prodotto.
2022
978-3-03863-061-6
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