L’idea di un «compendio drammatico dell’Odissea» nasce in Goethe durante il viaggio in Italia, nell’ottobre 1786, sugli Appennini; trova lo scenario ideale per realizzarsi in Sicilia, nella primavera dell’ anno successivo, in quel «meraviglioso angolo di mondo» che è il giardino di Palermo: lì l’Odissea diviene alfine «una parola viva». Il torso della tragedia Nausicaa sarà pubblicato da Goethe trent’anni dopo la primitiva stesura: in quei versi ‘ritrovati’ tra le carte e la memoria c’è l’eco dei giorni solari in un paese «indicibilmente bello» trasfigurato dalla nostalgia del ricordo; paese dove l’autore del Faust osò misurarsi con Omero. Una sfida, il volgere in tragedia la «semplice favola» odissiaca. Restano i frammenti: presente e «viva» nel paesaggio siciliano, Nausicaa svanisce poi come un’ombra di sogno.
Goethe. Nausicaa
FORNARO SOTERA
1994
Abstract
L’idea di un «compendio drammatico dell’Odissea» nasce in Goethe durante il viaggio in Italia, nell’ottobre 1786, sugli Appennini; trova lo scenario ideale per realizzarsi in Sicilia, nella primavera dell’ anno successivo, in quel «meraviglioso angolo di mondo» che è il giardino di Palermo: lì l’Odissea diviene alfine «una parola viva». Il torso della tragedia Nausicaa sarà pubblicato da Goethe trent’anni dopo la primitiva stesura: in quei versi ‘ritrovati’ tra le carte e la memoria c’è l’eco dei giorni solari in un paese «indicibilmente bello» trasfigurato dalla nostalgia del ricordo; paese dove l’autore del Faust osò misurarsi con Omero. Una sfida, il volgere in tragedia la «semplice favola» odissiaca. Restano i frammenti: presente e «viva» nel paesaggio siciliano, Nausicaa svanisce poi come un’ombra di sogno.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.