Il Centiloquio pseudo-tolemaico è un celebre testo apocrifo, che contiene cento aforismi astrologici attribuiti al grande scienziato e matematico alessandrino Claudio Tolomeo (II sec. d. C.). Nel corso dei secoli questa compilazione ha conosciuto un’enorme fortuna (se ne conoscono versioni in greco, in latino, in arabo e in persiano) divenendo uno dei classici dell’astrologia occidentale e orientale. Il testo degli aforismi è stato inoltre oggetto di numerosi commenti, come quello del dotto poligrafo egiziano Aḥmad ibn Yūsuf ibn al-Dāya: il cosiddetto ‘Haly’ della vulgata latina medievale (IX-X sec. d.C.). Tale successo dipende dal fatto che questa singolare operetta tramanda, sotto il nome di Tolomeo, un gran numero di dottrine attinte alla vulgata astrologica tardo-antica (come quelle delle interrogazioni, delle elezioni e dei decani) e inoltre contiene alcuni aforismi che (grazie al commento del citato Aḥmad) sono stati interpretati alla luce della teoria delle ‘grandi congiunzioni’ planetarie, sviluppata soprattutto dagli astrologi arabi, come Abū Maʽšar. A ciò si aggiunge il fascino esercitato sui lettori occidentali dagli aforismi dedicati alla medicina astrologica, alla confezione dei talismani e alla spiegazione delle inclinazioni sessuali dei singoli individui. Questo volume offre la prima edizione critica dell’inedito volgarizzamento del Centiloquio contenuto nel manoscritto Palatino 641 della Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze. L’Introduzione ripercorre la storia dell’opera e la sua trasmissione attraverso la tradizione greca, araba, mediolatina e bizantina, per poi illustrare la grande fortuna che essa ha conosciuto nell’Umanesimo e nel Rinascimento italiano. Seguono l’edizione del testo, il commento e tre appendici che raccolgono un inedito corpus di glosse esplicative. Chiudono il volume un glossario dei termini tecnici e gli Indici.

El Libro delle cento parole di Ptholommeo. Volgarizzamento inedito del Centiloquium pseudo-tolemaico

Michele Rinaldi
2021

Abstract

Il Centiloquio pseudo-tolemaico è un celebre testo apocrifo, che contiene cento aforismi astrologici attribuiti al grande scienziato e matematico alessandrino Claudio Tolomeo (II sec. d. C.). Nel corso dei secoli questa compilazione ha conosciuto un’enorme fortuna (se ne conoscono versioni in greco, in latino, in arabo e in persiano) divenendo uno dei classici dell’astrologia occidentale e orientale. Il testo degli aforismi è stato inoltre oggetto di numerosi commenti, come quello del dotto poligrafo egiziano Aḥmad ibn Yūsuf ibn al-Dāya: il cosiddetto ‘Haly’ della vulgata latina medievale (IX-X sec. d.C.). Tale successo dipende dal fatto che questa singolare operetta tramanda, sotto il nome di Tolomeo, un gran numero di dottrine attinte alla vulgata astrologica tardo-antica (come quelle delle interrogazioni, delle elezioni e dei decani) e inoltre contiene alcuni aforismi che (grazie al commento del citato Aḥmad) sono stati interpretati alla luce della teoria delle ‘grandi congiunzioni’ planetarie, sviluppata soprattutto dagli astrologi arabi, come Abū Maʽšar. A ciò si aggiunge il fascino esercitato sui lettori occidentali dagli aforismi dedicati alla medicina astrologica, alla confezione dei talismani e alla spiegazione delle inclinazioni sessuali dei singoli individui. Questo volume offre la prima edizione critica dell’inedito volgarizzamento del Centiloquio contenuto nel manoscritto Palatino 641 della Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze. L’Introduzione ripercorre la storia dell’opera e la sua trasmissione attraverso la tradizione greca, araba, mediolatina e bizantina, per poi illustrare la grande fortuna che essa ha conosciuto nell’Umanesimo e nel Rinascimento italiano. Seguono l’edizione del testo, il commento e tre appendici che raccolgono un inedito corpus di glosse esplicative. Chiudono il volume un glossario dei termini tecnici e gli Indici.
2021
978-88-6973-601-8
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11591/452205
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