Oggetto di studio è il cinquecentesco convento di Santa Maria della Sanità a Napoli, progettato dal frate domenicano Giuseppe Nuvolo e documentato nella pianta diMajorino (1715). Il convento, costruito sul banco tufaceo della collina di Capodimonte, costituisce una singolare integrazione spaziale fra artefatto e natura poiché gli ambienti conventuali furono progettati sulla base della orografia escavati nel tufo. Il convento fu in parte distrutto durante il decennio francese per la costruzione del ponte della Sanità (1803-10), che provocò la demolizione del chiostro superiore e degli ambienti contigui nonché manomise il chiostro inferiore di formaovata. La ricerca è stata sviluppata sulla base dei precedenti studi di Alfredo Buccaro, per la raccolta sistematica delle fonti sul quartiere Sanità (1991), e di Ornella Zerlenga, per le prime ricerche sull’assetto originario del convento di Santa Maria della Sanità (1991) e del chiostro ovato (1992). Attraverso il rilievo architettonico sono stati indagati la collocazione, l’articolazione e i collegamenti dei diversi ambienti in base alla configurazione orografica. Attraverso la modellazione e visualizzazione digitale è stata restituita la struttura originaria. La ricerca ha al suo attivo sia il rilievo del convento della Sanità all’attualità che la rappresentazione del contesto originario.

Disegnare per ricostruire. Il convent di Santa Maria della Sanità

Ornella Zerlenga
;
2020

Abstract

Oggetto di studio è il cinquecentesco convento di Santa Maria della Sanità a Napoli, progettato dal frate domenicano Giuseppe Nuvolo e documentato nella pianta diMajorino (1715). Il convento, costruito sul banco tufaceo della collina di Capodimonte, costituisce una singolare integrazione spaziale fra artefatto e natura poiché gli ambienti conventuali furono progettati sulla base della orografia escavati nel tufo. Il convento fu in parte distrutto durante il decennio francese per la costruzione del ponte della Sanità (1803-10), che provocò la demolizione del chiostro superiore e degli ambienti contigui nonché manomise il chiostro inferiore di formaovata. La ricerca è stata sviluppata sulla base dei precedenti studi di Alfredo Buccaro, per la raccolta sistematica delle fonti sul quartiere Sanità (1991), e di Ornella Zerlenga, per le prime ricerche sull’assetto originario del convento di Santa Maria della Sanità (1991) e del chiostro ovato (1992). Attraverso il rilievo architettonico sono stati indagati la collocazione, l’articolazione e i collegamenti dei diversi ambienti in base alla configurazione orografica. Attraverso la modellazione e visualizzazione digitale è stata restituita la struttura originaria. La ricerca ha al suo attivo sia il rilievo del convento della Sanità all’attualità che la rappresentazione del contesto originario.
2020
978-84-1340-161-4
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