L’aggettivo greco étymos significa vero, reale, da qui etimologia: pensare per capire, poi dire esattamente per raccontare realmente. L’incipit fornito agli studenti del Laboratorio di Design per la Moda 2, arricchito da numerosi contributi sul tema è stato “intimamente mediterraneo”. Sono nate 12 micro-collezioni, 12 risposte per essere etimi delle nostre vite, per svelare il nostro intimo, dal latino intĭmus, «in, dentro» che è il più interno, che si trova più addentro, unito, congiunto strettamente, nel profondo dell’animo. Il percorso di design from hearth ha avuto inizio nell’antica città di Ercolano, una struttura urbana nascosta per millenni, posta al di sotto, all’interno di una città recente, che la rende proprio, per la sua posizione intima, bellissima, integra; una città dove il tessuto urbano, le tessiture murarie, le tessere dei mosaici danno lezioni di ecologia, economia, composizione, colore. Qui il tema del colore locale, che non è solo quello naturale è chiaro, lampante, toni, non colori legati a gradazione di luce, a riflessi, cromie che rivivono anche nell’etimo delle parole. Questo scendere nel profondo, questa esplorazione (vs ispirazione) è stata riproposta nelle esercitazioni individuali dove dal disegno della propria sagoma e dell’abito più caro, che non è il più costoso, ma è quello che pur non utilizzandolo ha il valore del ricordo, di un’emozione, sono scaturite parole chiave che hanno costituito la tavola di emozioni (vs moodboard): contrasto, profondità, anima, corpo, nudo, paradosso, riflesso, maschera, essenza, equilibrio, trasparenza, difetto; al di sopra di tutte è emersa il lemma ansia, agitazione, forte apprensione, dovuto al timore, all’incertezza, all’attesa di qualcosa. Tutto questo è in IN’TRINSEKO abiti strutture che comunicano emozioni; in CONTROVERSIA attraverso l’opera di Marcel Duchamp, ciò che si indossa ha un’identità diversa da quella apparente; in IMMERSUS EMERGO vestiti pesanti e leggeri allo stesso tempo, comunicano che pur andando giù si può risalire; in DOMUS sette colori dell’arcobaleno e dei Chakra vestono l’anima così come il corpo, la sua casa; in AL NATURALE abiti double-face, dal doppio volto, così come le forme del corpo femminile si contrappongono ai fondi di stampe e colori rappresentate da Edgar Degas.; in BLU coperture paradosso nati dallo studio dei dipinti “Le Bagnanti” di Pablo Picasso; in SPLEND-d’OR giacche trasformabili, riflesse, nascono dall’analisi del tramonto associato ad un periodo di debolezza della vita; in ENDOSKOPISI maschere-vestiti richiamano l’Etna nei suoi colori, nella sua forma e nella volontà di tirare fuori qualcosa rinchiuso da tempo; in ESSENTIA citazioni aristoteliche si conformano in abiti semplici; in ANEMOS la contrapposizione tra anima e corpo in equilibrio, seguendo la filosofia di Platone veste i semplicemente corpi; in SPECULUM forme pure trasparenti mostrano la nostra parte variopinta e colorata come le murrine Murano e in SCOPERTE abiti che scoprono difetti, o per meglio le caratteristiche che ci rendono unici, facendoli apparire punti di forza. I servizi fotografici (vs shooting) sono stati effettuati in luoghi differenti, rispondenti alle caratteristiche della collezione: dal Parco Archeologico di Ercolano all’Anfiteatro campano, dal Palazzo Solimene a Vietri alle fabbriche dismesse del nostro territorio, senza l’ausilio di modelle e modelli professionisti al fine di interpretare al meglio i dettagli, parti più intime degli abiti.

#4 LOOK intimamente mediterraneo

Maria Dolores Morelli
Project Administration
2020

Abstract

L’aggettivo greco étymos significa vero, reale, da qui etimologia: pensare per capire, poi dire esattamente per raccontare realmente. L’incipit fornito agli studenti del Laboratorio di Design per la Moda 2, arricchito da numerosi contributi sul tema è stato “intimamente mediterraneo”. Sono nate 12 micro-collezioni, 12 risposte per essere etimi delle nostre vite, per svelare il nostro intimo, dal latino intĭmus, «in, dentro» che è il più interno, che si trova più addentro, unito, congiunto strettamente, nel profondo dell’animo. Il percorso di design from hearth ha avuto inizio nell’antica città di Ercolano, una struttura urbana nascosta per millenni, posta al di sotto, all’interno di una città recente, che la rende proprio, per la sua posizione intima, bellissima, integra; una città dove il tessuto urbano, le tessiture murarie, le tessere dei mosaici danno lezioni di ecologia, economia, composizione, colore. Qui il tema del colore locale, che non è solo quello naturale è chiaro, lampante, toni, non colori legati a gradazione di luce, a riflessi, cromie che rivivono anche nell’etimo delle parole. Questo scendere nel profondo, questa esplorazione (vs ispirazione) è stata riproposta nelle esercitazioni individuali dove dal disegno della propria sagoma e dell’abito più caro, che non è il più costoso, ma è quello che pur non utilizzandolo ha il valore del ricordo, di un’emozione, sono scaturite parole chiave che hanno costituito la tavola di emozioni (vs moodboard): contrasto, profondità, anima, corpo, nudo, paradosso, riflesso, maschera, essenza, equilibrio, trasparenza, difetto; al di sopra di tutte è emersa il lemma ansia, agitazione, forte apprensione, dovuto al timore, all’incertezza, all’attesa di qualcosa. Tutto questo è in IN’TRINSEKO abiti strutture che comunicano emozioni; in CONTROVERSIA attraverso l’opera di Marcel Duchamp, ciò che si indossa ha un’identità diversa da quella apparente; in IMMERSUS EMERGO vestiti pesanti e leggeri allo stesso tempo, comunicano che pur andando giù si può risalire; in DOMUS sette colori dell’arcobaleno e dei Chakra vestono l’anima così come il corpo, la sua casa; in AL NATURALE abiti double-face, dal doppio volto, così come le forme del corpo femminile si contrappongono ai fondi di stampe e colori rappresentate da Edgar Degas.; in BLU coperture paradosso nati dallo studio dei dipinti “Le Bagnanti” di Pablo Picasso; in SPLEND-d’OR giacche trasformabili, riflesse, nascono dall’analisi del tramonto associato ad un periodo di debolezza della vita; in ENDOSKOPISI maschere-vestiti richiamano l’Etna nei suoi colori, nella sua forma e nella volontà di tirare fuori qualcosa rinchiuso da tempo; in ESSENTIA citazioni aristoteliche si conformano in abiti semplici; in ANEMOS la contrapposizione tra anima e corpo in equilibrio, seguendo la filosofia di Platone veste i semplicemente corpi; in SPECULUM forme pure trasparenti mostrano la nostra parte variopinta e colorata come le murrine Murano e in SCOPERTE abiti che scoprono difetti, o per meglio le caratteristiche che ci rendono unici, facendoli apparire punti di forza. I servizi fotografici (vs shooting) sono stati effettuati in luoghi differenti, rispondenti alle caratteristiche della collezione: dal Parco Archeologico di Ercolano all’Anfiteatro campano, dal Palazzo Solimene a Vietri alle fabbriche dismesse del nostro territorio, senza l’ausilio di modelle e modelli professionisti al fine di interpretare al meglio i dettagli, parti più intime degli abiti.
2020
9788885556096
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11591/436565
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