Con l’ascesa di Mussolini al potere, l’Italia iniziò a mostrare grande interesse per le sue collettività presenti nei paesi latinoamericani. L’Uruguay non fece eccezione: insieme alle nazioni vicine Argentina e Brasile, fu tra le mete privilegiate dell’emigrazione italiana sin dalla prima metà dell’Ottocento. Il regime mussoliniano si adoperò, quindi, per attirare i connazionali residenti a Montevideo e dintorni nell’orbita del fascismo e, poi, per renderli partecipi del progetto totalitario. Per l’Italia fascista gli italo-uruguaiani furono anche strumenti di politica estera attraverso i quali accrescere l’influenza politico-ideologica sulla nazione rioplatense e gli scambi commerciali. Le relazioni italo-uruguaiane migliorarono nel corso degli anni Venti, con un ulteriore progresso dopo la crisi del 1929. Le ripercussioni della depressione mondiale fecero, infatti, emergere in Uruguay tendenze politico-ideologiche, sino ad allora rimaste sotto traccia, che avvicinarono i due paesi. Tuttavia, questa vicinanza risultò effimera, patendo i contraccolpi della Seconda guerra mondiale e della restaurazione democratica in Uruguay.
Il fascismo nella Banda Oriental. Le relazioni tra Italia e Uruguay e la comunità italiana nel periodo tra le due guerre
Valerio Giannattasio
2020
Abstract
Con l’ascesa di Mussolini al potere, l’Italia iniziò a mostrare grande interesse per le sue collettività presenti nei paesi latinoamericani. L’Uruguay non fece eccezione: insieme alle nazioni vicine Argentina e Brasile, fu tra le mete privilegiate dell’emigrazione italiana sin dalla prima metà dell’Ottocento. Il regime mussoliniano si adoperò, quindi, per attirare i connazionali residenti a Montevideo e dintorni nell’orbita del fascismo e, poi, per renderli partecipi del progetto totalitario. Per l’Italia fascista gli italo-uruguaiani furono anche strumenti di politica estera attraverso i quali accrescere l’influenza politico-ideologica sulla nazione rioplatense e gli scambi commerciali. Le relazioni italo-uruguaiane migliorarono nel corso degli anni Venti, con un ulteriore progresso dopo la crisi del 1929. Le ripercussioni della depressione mondiale fecero, infatti, emergere in Uruguay tendenze politico-ideologiche, sino ad allora rimaste sotto traccia, che avvicinarono i due paesi. Tuttavia, questa vicinanza risultò effimera, patendo i contraccolpi della Seconda guerra mondiale e della restaurazione democratica in Uruguay.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.