Questa pubblicazione è il risultato di una ricerca sul pensiero di Giambattista Vico e il suo contributo per la scienza e la comparazione giuridica. Il Vico comparatista, facendo dei popoli i protagonisti delle culture e gli artefici della storia ha schiuso nuovi percorsi, non solo alla scienza storico-filosofica, ma anche a quel settore di conoscenze e competenze che oggigiorno è classificato come Diritto costituzionale comparato. La ricerca vichiana intorno alla comune natura delle nazioni ridefinisce l’ambito di ricerca del cosiddetto diritto universale, utilizzando la comparazione giuridica per la misurazione e la valutazione delle leggi tra i diversi ordinamenti al fine di affermare l’ottimo sociale, inteso come qualità della vita sociale e solidarietà tra le nazioni. L’insegnamento di Giambattista Vico ci ispira affinché fare le leggi e conoscere l’origine delle giurisdizioni umane siano due idee inseparabili per chi mira a creare diritto. Pertanto il giurista, ispirandosi al metodo della comparazione, è in grado di ricercare e dare forma ad un diritto universale della ragione e del progresso che rispetti le molteplici identità umane. In questo quadro gli ambiti locali, di prossimità, si traducono in occasioni di ricchezza culturale, di valorizzazione di identità e tradizioni che non possiamo permetterci di lasciare dissipare nell’omologazione che accompagna i processi di globalizzazione. Grazie a Giambattista Vico facciamo nostro il dovere di valorizzare la sovranità delle identità contro il pericoloso prevalere di modelli senza radici e di un progresso globalizzato che si accompagna all’oblio dell’etica e dei valori identitari.

Giambattista Vico e la comparazione giuridica

PEPE
2020

Abstract

Questa pubblicazione è il risultato di una ricerca sul pensiero di Giambattista Vico e il suo contributo per la scienza e la comparazione giuridica. Il Vico comparatista, facendo dei popoli i protagonisti delle culture e gli artefici della storia ha schiuso nuovi percorsi, non solo alla scienza storico-filosofica, ma anche a quel settore di conoscenze e competenze che oggigiorno è classificato come Diritto costituzionale comparato. La ricerca vichiana intorno alla comune natura delle nazioni ridefinisce l’ambito di ricerca del cosiddetto diritto universale, utilizzando la comparazione giuridica per la misurazione e la valutazione delle leggi tra i diversi ordinamenti al fine di affermare l’ottimo sociale, inteso come qualità della vita sociale e solidarietà tra le nazioni. L’insegnamento di Giambattista Vico ci ispira affinché fare le leggi e conoscere l’origine delle giurisdizioni umane siano due idee inseparabili per chi mira a creare diritto. Pertanto il giurista, ispirandosi al metodo della comparazione, è in grado di ricercare e dare forma ad un diritto universale della ragione e del progresso che rispetti le molteplici identità umane. In questo quadro gli ambiti locali, di prossimità, si traducono in occasioni di ricchezza culturale, di valorizzazione di identità e tradizioni che non possiamo permetterci di lasciare dissipare nell’omologazione che accompagna i processi di globalizzazione. Grazie a Giambattista Vico facciamo nostro il dovere di valorizzare la sovranità delle identità contro il pericoloso prevalere di modelli senza radici e di un progresso globalizzato che si accompagna all’oblio dell’etica e dei valori identitari.
2020
978-88-495-4072-7
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