Nel XVIII secolo, Terra Laboris, viene investita da un significativo processo di trasformazione territoriale promosso dai Borbone di Napoli, in particolare da Carlo e Ferdinando IV. Insieme alla Reggia di Caserta, vengono a pianificarsi una serie di altri siti che rispondono a nuovi e diversi servizi garantendo, nel contempo anche la grandezza del Palazzo stesso. Se è risultato da sempre ben chiara la valenza simbolica della Reggia non è stata altrettanto nota quella rete funzionale che i Borbone hanno intessuto nell'area del confine settentrionale del loro dominio. Questo studio vuole fornire attraverso lo studio geostorico, del reale sito di Carditello, condotto in parte su documenti d'archivio, una utile indicazione atta a tracciare nuovi e più completi percorsi, maggiormente sostenibili e culturalmente consapevoli, volti ad assimilare non solo la bellezza di un singolo elemento ma a intuire le profonde esperienze culturali, i legami sistemici, le trame relazionali. Si vuole far emergere con questo studio il profondo semantema che nel palinsesto territoriale i segni di pietra esprimono cercando di leggere in essi, in un continuum diacronico, il valore simbolico anche sotto nuove vesti, riappropriandosi di quel codice identitario che il reale sito esprime convinti che "senza le singole pietre non c'è arco".
Il Real Sito di Carditello. Un’area da conoscere e valorizzare
Pierluigi De Felice
2009
Abstract
Nel XVIII secolo, Terra Laboris, viene investita da un significativo processo di trasformazione territoriale promosso dai Borbone di Napoli, in particolare da Carlo e Ferdinando IV. Insieme alla Reggia di Caserta, vengono a pianificarsi una serie di altri siti che rispondono a nuovi e diversi servizi garantendo, nel contempo anche la grandezza del Palazzo stesso. Se è risultato da sempre ben chiara la valenza simbolica della Reggia non è stata altrettanto nota quella rete funzionale che i Borbone hanno intessuto nell'area del confine settentrionale del loro dominio. Questo studio vuole fornire attraverso lo studio geostorico, del reale sito di Carditello, condotto in parte su documenti d'archivio, una utile indicazione atta a tracciare nuovi e più completi percorsi, maggiormente sostenibili e culturalmente consapevoli, volti ad assimilare non solo la bellezza di un singolo elemento ma a intuire le profonde esperienze culturali, i legami sistemici, le trame relazionali. Si vuole far emergere con questo studio il profondo semantema che nel palinsesto territoriale i segni di pietra esprimono cercando di leggere in essi, in un continuum diacronico, il valore simbolico anche sotto nuove vesti, riappropriandosi di quel codice identitario che il reale sito esprime convinti che "senza le singole pietre non c'è arco".I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.