La nuova serie Drawing/Disegno book Series è indirizzata alla circolazione di contributi volti ad incentivare il dibattito scientifico in merito al tema della ‘rappresentazione’ nei settori dell’ingegneria civile, del design, dell’architettura. Questo numero, il terzo della collana, focalizza l’attenzione su alcuni degli aspetti messi a tema nel corso del seminario, (ri)Costuire in digitale, organizzato dalla Università degli Studi della Campania, Luigi Vanvitelli e tenuto in alcuni dei suoi complessi didattici: a Napoli, presso Santa Patrizia-Aula Magna, il 7 Maggio 2019 alla presenza del delegato del Rettore Sergio Minucci, del presidente della Scuola PoliSCIBA Alessandro Mandolini e del Direttore del Dipartimento di Ingegneria Furio Cascetta ed il giorno seguente, ad Aversa presso la Real Casa dell’Annunziata-Aula Magna, l’8 maggio 2019, in occasione della giornata divulgativa (in)formazione BIM. Ingegneria Incontra V:A ROMA. Il Dipartimento di Ingegneria della Vanvitelli, infatti, incentiva la diffusione delle attività di ricerca, sostenendo convegni/seminari di elevato interesse scientifico e attività di “public engagement” assegnando gettoni di premialità su basi competitive. In quest’ottica è stata selezionata l’iniziativa in oggetto, proposta da Adriana Rossi, responsabile scientifico (delibera del Consiglio Dip. Ingegneria, Verbale N°07 Del 07/05/2018 punto 8 del o.g.). Il volume che si presenta, dunque, documenta un'esperienza realizzata in più tempi: prima attraverso il seminario di Napoli qualificato dalla partecipazione dei responsabili di alcuni Master che da anni si svolgono in ambito universitario sul metodo BIM (a Napoli Federico II, a Pisa, a Roma); poi tramite il confronto con gli iscritti agli Ordini Professionali di Ingegneria, Architetttura e Geometri, quindi sull’impatto del metodo nelle attività professionali con l’open LabTAR (Tecniche Avanzate di Rappresentazione) e, in fine, mediante un lavoro di gruppo fra coloro che hanno realizzato e firmato i vari capitoli che lo compongono. Gli autori, tutti docenti nel settore del Disegno e del rilievo di Architettura, hanno inteso evidenziare, in coerenza alle loro competenze (ICAR 17), le potenzialità dei processi conoscitivi e documentativi supportati dal metodo BIM e H-BIM. Già in sede di presentazione degli argomenti (complesso di Santa Patrizia in Napoli), era stato segnalato che l’accelerazione operativa alla diffusione del BIM in ambito professionale era stata garantita, in particolare, dall’approvazione (abbastanza sofferta e discussa per la verità!) del Decreto ministeriale MIT n. 560 del 1.12.2017. Questo, conosciuto fra coloro che si sono occupati della materia come decreto Baratono (dal Provveditore alle OO.PP. della Lombardia ed Emilia Romagna che lo ha particolarmente seguito nel suo iter approvativo attraverso una commissione di esperti), ha di fatto e finalmente, imposto il metodo BIM all’attenzione di tutti coloro che sono interessati alla realizzazione d’importanti opere. Detta modalità operativa per la realizzazione del processo di progetto e di costruzione, da tempo alla prova in mercati a scala mondiale ed europea, ha così finalmente trovato concretezza ed applicazione normativa anche nel nostro paese, seppure attraverso questa ragione (parziale ma decisiva) dell’obbligo per la realizzazione di grandi appalti pubblici. L’applicazione del metodo ha così potuto conquistare un’attenzione generale fra tutti i soggetti interessati al settore delle costruzioni ed essere considerata utile anche per garantire l’efficace evoluzione del processo di digitalizzazione dello stesso settore. È stata quindi un’importante occasione per superare le ancora numerose perplessità di molti addetti, che ne avevano impedito una sua adeguata e diffusa applicazione. La scelta dei temi qui trattati si è perciò orientata a questo specifico obbiettivo, privilegiando, fra i tanti aspetti gestibili dalle potenzialità di questo metodo, quello della comunicazione del progetto nella sua forma digitale, al fine di indirizzare le scelte normative che risulterà necessario assumere, per gestirla correttamente. In questa prima fase di sperimentazione per l’Italia, si vuole ribadire, in modo particolare, la necessità di assoggettare tutto il processo realizzabile con il metodo BIM ad una corretta verifica professionale. L’indagine proposta ha quindi toccato, oltre alla riflessione più generale sul percorso applicativo del metodo, anche la definizione di un quadro sintetico sull’evoluzione delle modalità di digitalizzazione del processo e delle particolari connotazioni che interessano il progetto e l’intervento sull’esistente, noto ormai con l’acronimo di H-BIM. Si è perciò inteso, nei capitoli qui presentati, indagare con alcune proposte e alcune valutazioni, le peculiarità di questa introduzione (del BIM in generale), al fine di garantirne una sua corretta applicazione per la realizzazione di tutti gli interventi di costruzione. Ci sembra un modo adeguato, particolarmente per la gestione professionale e contrattuale di tale metodo, considerata la particolarità delle procedure consolidate nel settore costruzioni.

BIM - OGGI – ITALIA

ROSSI Adriana
2019

Abstract

La nuova serie Drawing/Disegno book Series è indirizzata alla circolazione di contributi volti ad incentivare il dibattito scientifico in merito al tema della ‘rappresentazione’ nei settori dell’ingegneria civile, del design, dell’architettura. Questo numero, il terzo della collana, focalizza l’attenzione su alcuni degli aspetti messi a tema nel corso del seminario, (ri)Costuire in digitale, organizzato dalla Università degli Studi della Campania, Luigi Vanvitelli e tenuto in alcuni dei suoi complessi didattici: a Napoli, presso Santa Patrizia-Aula Magna, il 7 Maggio 2019 alla presenza del delegato del Rettore Sergio Minucci, del presidente della Scuola PoliSCIBA Alessandro Mandolini e del Direttore del Dipartimento di Ingegneria Furio Cascetta ed il giorno seguente, ad Aversa presso la Real Casa dell’Annunziata-Aula Magna, l’8 maggio 2019, in occasione della giornata divulgativa (in)formazione BIM. Ingegneria Incontra V:A ROMA. Il Dipartimento di Ingegneria della Vanvitelli, infatti, incentiva la diffusione delle attività di ricerca, sostenendo convegni/seminari di elevato interesse scientifico e attività di “public engagement” assegnando gettoni di premialità su basi competitive. In quest’ottica è stata selezionata l’iniziativa in oggetto, proposta da Adriana Rossi, responsabile scientifico (delibera del Consiglio Dip. Ingegneria, Verbale N°07 Del 07/05/2018 punto 8 del o.g.). Il volume che si presenta, dunque, documenta un'esperienza realizzata in più tempi: prima attraverso il seminario di Napoli qualificato dalla partecipazione dei responsabili di alcuni Master che da anni si svolgono in ambito universitario sul metodo BIM (a Napoli Federico II, a Pisa, a Roma); poi tramite il confronto con gli iscritti agli Ordini Professionali di Ingegneria, Architetttura e Geometri, quindi sull’impatto del metodo nelle attività professionali con l’open LabTAR (Tecniche Avanzate di Rappresentazione) e, in fine, mediante un lavoro di gruppo fra coloro che hanno realizzato e firmato i vari capitoli che lo compongono. Gli autori, tutti docenti nel settore del Disegno e del rilievo di Architettura, hanno inteso evidenziare, in coerenza alle loro competenze (ICAR 17), le potenzialità dei processi conoscitivi e documentativi supportati dal metodo BIM e H-BIM. Già in sede di presentazione degli argomenti (complesso di Santa Patrizia in Napoli), era stato segnalato che l’accelerazione operativa alla diffusione del BIM in ambito professionale era stata garantita, in particolare, dall’approvazione (abbastanza sofferta e discussa per la verità!) del Decreto ministeriale MIT n. 560 del 1.12.2017. Questo, conosciuto fra coloro che si sono occupati della materia come decreto Baratono (dal Provveditore alle OO.PP. della Lombardia ed Emilia Romagna che lo ha particolarmente seguito nel suo iter approvativo attraverso una commissione di esperti), ha di fatto e finalmente, imposto il metodo BIM all’attenzione di tutti coloro che sono interessati alla realizzazione d’importanti opere. Detta modalità operativa per la realizzazione del processo di progetto e di costruzione, da tempo alla prova in mercati a scala mondiale ed europea, ha così finalmente trovato concretezza ed applicazione normativa anche nel nostro paese, seppure attraverso questa ragione (parziale ma decisiva) dell’obbligo per la realizzazione di grandi appalti pubblici. L’applicazione del metodo ha così potuto conquistare un’attenzione generale fra tutti i soggetti interessati al settore delle costruzioni ed essere considerata utile anche per garantire l’efficace evoluzione del processo di digitalizzazione dello stesso settore. È stata quindi un’importante occasione per superare le ancora numerose perplessità di molti addetti, che ne avevano impedito una sua adeguata e diffusa applicazione. La scelta dei temi qui trattati si è perciò orientata a questo specifico obbiettivo, privilegiando, fra i tanti aspetti gestibili dalle potenzialità di questo metodo, quello della comunicazione del progetto nella sua forma digitale, al fine di indirizzare le scelte normative che risulterà necessario assumere, per gestirla correttamente. In questa prima fase di sperimentazione per l’Italia, si vuole ribadire, in modo particolare, la necessità di assoggettare tutto il processo realizzabile con il metodo BIM ad una corretta verifica professionale. L’indagine proposta ha quindi toccato, oltre alla riflessione più generale sul percorso applicativo del metodo, anche la definizione di un quadro sintetico sull’evoluzione delle modalità di digitalizzazione del processo e delle particolari connotazioni che interessano il progetto e l’intervento sull’esistente, noto ormai con l’acronimo di H-BIM. Si è perciò inteso, nei capitoli qui presentati, indagare con alcune proposte e alcune valutazioni, le peculiarità di questa introduzione (del BIM in generale), al fine di garantirne una sua corretta applicazione per la realizzazione di tutti gli interventi di costruzione. Ci sembra un modo adeguato, particolarmente per la gestione professionale e contrattuale di tale metodo, considerata la particolarità delle procedure consolidate nel settore costruzioni.
2019
9788833592633
ISSN 2611-4291, dicembre 2019
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