INTRODUZIONE Le fratture da fragilità costituiscono una delle condizioni cliniche a maggiore impatto sulla gestione socio-assistenziale dei pazienti anziani. La patogenesi di queste fratture dipende dalla riduzione della resistenza dell’osso e della funzione muscolo-scheletrica e dalle caratteristiche e circostanze delle cadute [1]. È stato riconosciuto, infatti, che alterazioni della funzione muscolo-scheletrica, in particolare dei muscoli antigravitari, abbiano un ruolo centrale nel determinare le cadute [2]. Recentemente sono state proposte due nuove entità nosologiche, con l’obiettivo di identificare in una fase precoce l’”anziano fragile”: la sindrome da dismobilità e il deficit della funzione muscolare scheletrica (skeletal muscle function deficit - SMFD), che includono la sarcopenia, l’osteoporosi, l’aumento della massa adiposa totale e la limitazione della mobilità tra i parametri utilizzati per la diagnosi. Entrambe queste condizioni sono associate ad un rischio aumentato di fratture da fragilità. Tuttavia, ad oggi, pochi studi hanno ricercato l’associazione tra le fratture da fragilità e la sindrome da dismobilità e la SMFD. L’obiettivo di questo studio è stato valutare l’impatto di pregresse fratture da fragilità sul rischio di sviluppare la sindrome da dismobilità e/o la SMFD nelle donne in post-menopausa. MATERIALI E METODI In questo studio caso-controllo, abbiamo esaminato in modo retrospettivo il database derivato dalle cartelle cliniche di donne in post-menopausa di età superiore o uguale ai 50 anni. Abbiamo successivamente suddiviso la popolazione in 2 gruppi: i “casi”, costituiti da donne con una pregressa frattura da fragilità (da almeno 12 mesi) ed i “controlli”, costituito da donne che non hanno mai riportato fratture da osteoporosi. In entrambi i gruppi abbiamo identificato i soggetti con sindrome da dismobilità, SMFD dinapenica, SMFD sarcopenica e SMFD mista, secondo i criteri proposti da Studenski et al. [3]. I dati raccolti si riferiscono ad un periodo di 6 mesi. RISULTATI Abbiamo analizzato i dati di 121 donne in post-menopausa, di cui 77 (63,64%) già avevano riportato una frattura da fragilità in qualsiasi sito (casi). I casi avevano un rischio significativamente aumentato di avere la sindrome da dismobilità e la SFMD dinapenica (Age-adjusted odds ratios rispettivamente di 3.07 e 2.61). CONCLUSIONI Una diagnosi precoce di condizioni limitanti la mobilità, incluse la Sindrome da Dismobilità e la SMFD, potrebbe essere utile per identificare, tra i pazienti con pregresse fratture osteoporotiche, coloro che hanno un più alto rischio di nuove fratture da fragilità. BIBLIOGRAFIA 1. Iolascon G, Gravina P, Luciano F, Palladino C, Gimigliano F. Characteristics and circumstances of falls in hip fractures. Aging Clin Exp Res. 2013 Oct;25 Suppl 1:S133-5. 2. Deandrea S, Lucenteforte E, Bravi F, Foschi R, La Vecchia C, Negri E. Risk factors for falls in community-dwelling older people: a systematic review and meta-analysis. Epidemiology. 2010 Sep;21(5):658-68. 3. Studenski SA, et al. The FNIH sarcopenia project: rationale, study description, conference recommendations, and final estimates. J Gerontol A Biol Sci Med Sci. 2014 May;69(5):547-58.

“Skeletal muscle function deficit” e “dysmobility syndrome”: due nuovi concetti che caratterizzano il rischio nelle fratture da fragilità. Studio caso-controllo

Moretti A
2015

Abstract

INTRODUZIONE Le fratture da fragilità costituiscono una delle condizioni cliniche a maggiore impatto sulla gestione socio-assistenziale dei pazienti anziani. La patogenesi di queste fratture dipende dalla riduzione della resistenza dell’osso e della funzione muscolo-scheletrica e dalle caratteristiche e circostanze delle cadute [1]. È stato riconosciuto, infatti, che alterazioni della funzione muscolo-scheletrica, in particolare dei muscoli antigravitari, abbiano un ruolo centrale nel determinare le cadute [2]. Recentemente sono state proposte due nuove entità nosologiche, con l’obiettivo di identificare in una fase precoce l’”anziano fragile”: la sindrome da dismobilità e il deficit della funzione muscolare scheletrica (skeletal muscle function deficit - SMFD), che includono la sarcopenia, l’osteoporosi, l’aumento della massa adiposa totale e la limitazione della mobilità tra i parametri utilizzati per la diagnosi. Entrambe queste condizioni sono associate ad un rischio aumentato di fratture da fragilità. Tuttavia, ad oggi, pochi studi hanno ricercato l’associazione tra le fratture da fragilità e la sindrome da dismobilità e la SMFD. L’obiettivo di questo studio è stato valutare l’impatto di pregresse fratture da fragilità sul rischio di sviluppare la sindrome da dismobilità e/o la SMFD nelle donne in post-menopausa. MATERIALI E METODI In questo studio caso-controllo, abbiamo esaminato in modo retrospettivo il database derivato dalle cartelle cliniche di donne in post-menopausa di età superiore o uguale ai 50 anni. Abbiamo successivamente suddiviso la popolazione in 2 gruppi: i “casi”, costituiti da donne con una pregressa frattura da fragilità (da almeno 12 mesi) ed i “controlli”, costituito da donne che non hanno mai riportato fratture da osteoporosi. In entrambi i gruppi abbiamo identificato i soggetti con sindrome da dismobilità, SMFD dinapenica, SMFD sarcopenica e SMFD mista, secondo i criteri proposti da Studenski et al. [3]. I dati raccolti si riferiscono ad un periodo di 6 mesi. RISULTATI Abbiamo analizzato i dati di 121 donne in post-menopausa, di cui 77 (63,64%) già avevano riportato una frattura da fragilità in qualsiasi sito (casi). I casi avevano un rischio significativamente aumentato di avere la sindrome da dismobilità e la SFMD dinapenica (Age-adjusted odds ratios rispettivamente di 3.07 e 2.61). CONCLUSIONI Una diagnosi precoce di condizioni limitanti la mobilità, incluse la Sindrome da Dismobilità e la SMFD, potrebbe essere utile per identificare, tra i pazienti con pregresse fratture osteoporotiche, coloro che hanno un più alto rischio di nuove fratture da fragilità. BIBLIOGRAFIA 1. Iolascon G, Gravina P, Luciano F, Palladino C, Gimigliano F. Characteristics and circumstances of falls in hip fractures. Aging Clin Exp Res. 2013 Oct;25 Suppl 1:S133-5. 2. Deandrea S, Lucenteforte E, Bravi F, Foschi R, La Vecchia C, Negri E. Risk factors for falls in community-dwelling older people: a systematic review and meta-analysis. Epidemiology. 2010 Sep;21(5):658-68. 3. Studenski SA, et al. The FNIH sarcopenia project: rationale, study description, conference recommendations, and final estimates. J Gerontol A Biol Sci Med Sci. 2014 May;69(5):547-58.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11591/419904
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