Dati consistenti provenienti da RCTs dimostrano che l’attività fisica può prevenire di almeno l’1% la perdita ossea per anno sia nelle donne in pre che in post-menopausa [1,2,3]. Oltre ad un’alimentazione equilibrata che comprende un corretto apporto alimentare di calcio e vitamina D, l’attività fisica e l’esposizione solare rivestono un ruolo fondamentale nell’ottica di un corretto stile di vita che riduca la perdita di tessuto osseo, il rischio di cadute, e il verificarsi di fratture da fragilità. Lo scopo del nostro studio era di valutare il tempo dedicato all’attività fisica e all’ esposizione solare nei pazienti con storia di frattura da fragilità. Abbiamo condotto un’indagine conoscitiva sul territorio della Regione Campania per conto del Gruppo Interdisciplinare per lo Studio delle Malattie Osteoarticolari (GISMOA) coinvolgendo 11 centri specializzati per la cura dell’osteoporosi. Abbiamo chiesto a ciascun specialista di raccogliere dati su pazienti osteoporotici con età >50 anni. A ciascun paziente è stato somministrato un questionario che includeva: domande sulla propria storia clinica, la valutazione del tempo dedicato all’attività fisica e all’esposizione solare prima dell’evento fratturativo ed il numero delle fratture. Delle 845 schede pervenuteci, ne abbiamo escluse 159 sia perché i pazienti non rispondevano ai criteri di inclusione sia perché i dati erano incompleti. Pertanto è stata eseguita un’analisi dei dati su 686 pazienti. L’età media è stata di 66,3 anni (min. 50 anni, max. 87 anni). Del totale dei pazienti 665 (96.9%) erano donne. Di queste, 364 (53.1%) presentavano una storia di frattura da fragilità e 62 (9%) avevano più di una frattura. 158 pazienti presentavano una storia di fratture multiple, di questi 14 (8.53%) dichiaravano di non esporsi al sole; 70 (42.68%) riportavano una esposizione ≤ 30 min al giorno e 74 (45.12%) riportavano un tempo di esposizione ≥ 30 min. 135 (82.31%) dichiaravano di non praticare alcuna attività fisica; 9 (2.47%) una sola volta a settimana; 4 (1.09%) 2 volte a settimana e 10 (2.74%) più di 3 volte a settimana. Dei 190 pazienti con storia di fratture vertebrali, 16 (8.42%) dichiaravano di non avere l’abitudine di esporsi al sole; 76 (40%) ≤ 30 min al giorno e 93 (48.94%) ≥ 30 min al giorno; 147 pazienti (77.36%) non praticavano alcuna attività fisica; 21 (11.05%) una sola volta a settimana; 5 (2.63%) due volte a settimana e 12 (6.31%) più di tre volte a settimana. Dei 15 pazienti con una frattura di femore, 5 riferivano di non esporsi al sole; 5 ≤ 30 min e 5 ≥ 30 min. Solo uno di loro praticava attività fisica per due volte a settimana. Mettendo a confronto i dati riguardanti il livello di attività fisica della popolazione dei non fratturati rispetto alla popolazione dei fratturati emerge una tendenza da parte di questi ultimi ad una scarsa propensione all’attività fisica specie nella fascia 1 volta/settimana. Altrettanto significativi sono invece i dati emersi circa l’esposizione solare tra i 2 gruppi. Si nota inoltre una riduzione dell’esposizione solare graduale nei pazienti con >70 anni plurifratturati con tendenza all’inversione della durata dell’esposizione solare rispetto alle altre fasce di età. Nella fascia 50-59 anni dei fratturati, il gruppo che si espone >30 min prevale nettamente sugli altri 2 e sul gruppo dei pazienti non fratturati della stessa fascia di età. Tali dati suggeriscono che la popolazione plurifratturata in esame risulta essere maggiormente informata e attenta sul ruolo dell’esposizione solare ai fini di una buona salute dell’osso. Questi risultati suggeriscono che l’assenza di attività fisica potrebbe giocare un ruolo chiave nella patogenesi delle fratture da fragilità; i dati relativi all’esposizione solare indicherebbero una minore attenzione all’importanza dell’esposizione solare nella prevenzione degli eventi fratturativi nella popolazione osteoporotica non fratturata. Bibliografia 1. Wolff I., at al, The effect of exercise training programs on bone mass: a meta-analysis of published controlled trials in pre- and postmenopausal women. Osteoporos Int. 1999. 9(1): p.1-12. 2. Wallace, B.A. and R.G. Cumming, Systematic Review of randomized trials of the effect of exercise on bone mass in pre- and postmenopausal women. Calcif Tissue Int, 2000. 67(1): p.10-8. 3. Bonaiuti, D. et al., Exercise for preventing and treating osteoporosis in post-menopausal women. Cochrane Database Syst Rev, 2002(3): p. CD000333.
Livello di attività fisica ed esposizione solare nei pazienti con fratture da fragilità
MORETTI A;G. Iolascon
2012
Abstract
Dati consistenti provenienti da RCTs dimostrano che l’attività fisica può prevenire di almeno l’1% la perdita ossea per anno sia nelle donne in pre che in post-menopausa [1,2,3]. Oltre ad un’alimentazione equilibrata che comprende un corretto apporto alimentare di calcio e vitamina D, l’attività fisica e l’esposizione solare rivestono un ruolo fondamentale nell’ottica di un corretto stile di vita che riduca la perdita di tessuto osseo, il rischio di cadute, e il verificarsi di fratture da fragilità. Lo scopo del nostro studio era di valutare il tempo dedicato all’attività fisica e all’ esposizione solare nei pazienti con storia di frattura da fragilità. Abbiamo condotto un’indagine conoscitiva sul territorio della Regione Campania per conto del Gruppo Interdisciplinare per lo Studio delle Malattie Osteoarticolari (GISMOA) coinvolgendo 11 centri specializzati per la cura dell’osteoporosi. Abbiamo chiesto a ciascun specialista di raccogliere dati su pazienti osteoporotici con età >50 anni. A ciascun paziente è stato somministrato un questionario che includeva: domande sulla propria storia clinica, la valutazione del tempo dedicato all’attività fisica e all’esposizione solare prima dell’evento fratturativo ed il numero delle fratture. Delle 845 schede pervenuteci, ne abbiamo escluse 159 sia perché i pazienti non rispondevano ai criteri di inclusione sia perché i dati erano incompleti. Pertanto è stata eseguita un’analisi dei dati su 686 pazienti. L’età media è stata di 66,3 anni (min. 50 anni, max. 87 anni). Del totale dei pazienti 665 (96.9%) erano donne. Di queste, 364 (53.1%) presentavano una storia di frattura da fragilità e 62 (9%) avevano più di una frattura. 158 pazienti presentavano una storia di fratture multiple, di questi 14 (8.53%) dichiaravano di non esporsi al sole; 70 (42.68%) riportavano una esposizione ≤ 30 min al giorno e 74 (45.12%) riportavano un tempo di esposizione ≥ 30 min. 135 (82.31%) dichiaravano di non praticare alcuna attività fisica; 9 (2.47%) una sola volta a settimana; 4 (1.09%) 2 volte a settimana e 10 (2.74%) più di 3 volte a settimana. Dei 190 pazienti con storia di fratture vertebrali, 16 (8.42%) dichiaravano di non avere l’abitudine di esporsi al sole; 76 (40%) ≤ 30 min al giorno e 93 (48.94%) ≥ 30 min al giorno; 147 pazienti (77.36%) non praticavano alcuna attività fisica; 21 (11.05%) una sola volta a settimana; 5 (2.63%) due volte a settimana e 12 (6.31%) più di tre volte a settimana. Dei 15 pazienti con una frattura di femore, 5 riferivano di non esporsi al sole; 5 ≤ 30 min e 5 ≥ 30 min. Solo uno di loro praticava attività fisica per due volte a settimana. Mettendo a confronto i dati riguardanti il livello di attività fisica della popolazione dei non fratturati rispetto alla popolazione dei fratturati emerge una tendenza da parte di questi ultimi ad una scarsa propensione all’attività fisica specie nella fascia 1 volta/settimana. Altrettanto significativi sono invece i dati emersi circa l’esposizione solare tra i 2 gruppi. Si nota inoltre una riduzione dell’esposizione solare graduale nei pazienti con >70 anni plurifratturati con tendenza all’inversione della durata dell’esposizione solare rispetto alle altre fasce di età. Nella fascia 50-59 anni dei fratturati, il gruppo che si espone >30 min prevale nettamente sugli altri 2 e sul gruppo dei pazienti non fratturati della stessa fascia di età. Tali dati suggeriscono che la popolazione plurifratturata in esame risulta essere maggiormente informata e attenta sul ruolo dell’esposizione solare ai fini di una buona salute dell’osso. Questi risultati suggeriscono che l’assenza di attività fisica potrebbe giocare un ruolo chiave nella patogenesi delle fratture da fragilità; i dati relativi all’esposizione solare indicherebbero una minore attenzione all’importanza dell’esposizione solare nella prevenzione degli eventi fratturativi nella popolazione osteoporotica non fratturata. Bibliografia 1. Wolff I., at al, The effect of exercise training programs on bone mass: a meta-analysis of published controlled trials in pre- and postmenopausal women. Osteoporos Int. 1999. 9(1): p.1-12. 2. Wallace, B.A. and R.G. Cumming, Systematic Review of randomized trials of the effect of exercise on bone mass in pre- and postmenopausal women. Calcif Tissue Int, 2000. 67(1): p.10-8. 3. Bonaiuti, D. et al., Exercise for preventing and treating osteoporosis in post-menopausal women. Cochrane Database Syst Rev, 2002(3): p. CD000333.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.