Introduzione. La patogenesi delle fratture da fragilità dipende dalla riduzione della resistenza dell’osso e della funzione muscolo-scheletrica e dalle caratteristiche e circostanze delle cadute. Recentemente,sono state proposte due nuove entità nosologiche, la dysmobility syndrome e lo skeletal muscle function deficit (SMFD), entrambe associate ad un rischio aumentato di fratture da fragilità. Attualmente pochi studi hanno indagato l’associazione tra le fratture da fragilità, la sindrome da dismobilità e la SMFD. L’obiettivo dello studio è stato valutare l’impatto di pregresse fratture da fragilità sul rischio di sviluppare la sindrome da dismobilità e/o la SMFD nelle donne in post-menopausa. Metodi. Sono stati esaminati in modo retrospettivo i dati clinici di donne in post-menopausa. Le pazienti sono state suddivise in 2 gruppi: donne con almeno una pregressa frattura da fragilità e donne che non hanno mai riportato fratture da osteoporosi. In entrambi i gruppi abbiamo identificato i soggetti con sindrome da dismobilità, SMFD dinapenica, SMFD sarcopenica e SMFD mista, secondo i criteri proposti da Studenski et al. [1]. Risultati. La popolazione in studio era costituita da 121 donne, di cui 77 (63,64%) già avevano riportato una frattura da fragilità. Queste avevano un rischio significativamente aumentato di avere la sindrome da dismobilità e la SMFD dinapenica (age-adjusted odds ratio rispettivamente di 3,07 e 2,61). Bibliografia 1. Studenski SA, et al. The FNIH sarcopenia project: rationale, study description, conference recommendations, and final estimates. J Gerontol A Biol Sci Med Sci. 2014 May;69(5):547-58.
“SKELETAL MUSCLE FUNCTION DEFICIT” E “DYSMOBILITY SYNDROME”: DUE NUOVI CONCETTI CHE CARATTERIZZANO IL RISCHIO NELLE FRATTURE DA FRAGILITÀ.
Moretti A;F. Gimigliano;G. Iolascon
2015
Abstract
Introduzione. La patogenesi delle fratture da fragilità dipende dalla riduzione della resistenza dell’osso e della funzione muscolo-scheletrica e dalle caratteristiche e circostanze delle cadute. Recentemente,sono state proposte due nuove entità nosologiche, la dysmobility syndrome e lo skeletal muscle function deficit (SMFD), entrambe associate ad un rischio aumentato di fratture da fragilità. Attualmente pochi studi hanno indagato l’associazione tra le fratture da fragilità, la sindrome da dismobilità e la SMFD. L’obiettivo dello studio è stato valutare l’impatto di pregresse fratture da fragilità sul rischio di sviluppare la sindrome da dismobilità e/o la SMFD nelle donne in post-menopausa. Metodi. Sono stati esaminati in modo retrospettivo i dati clinici di donne in post-menopausa. Le pazienti sono state suddivise in 2 gruppi: donne con almeno una pregressa frattura da fragilità e donne che non hanno mai riportato fratture da osteoporosi. In entrambi i gruppi abbiamo identificato i soggetti con sindrome da dismobilità, SMFD dinapenica, SMFD sarcopenica e SMFD mista, secondo i criteri proposti da Studenski et al. [1]. Risultati. La popolazione in studio era costituita da 121 donne, di cui 77 (63,64%) già avevano riportato una frattura da fragilità. Queste avevano un rischio significativamente aumentato di avere la sindrome da dismobilità e la SMFD dinapenica (age-adjusted odds ratio rispettivamente di 3,07 e 2,61). Bibliografia 1. Studenski SA, et al. The FNIH sarcopenia project: rationale, study description, conference recommendations, and final estimates. J Gerontol A Biol Sci Med Sci. 2014 May;69(5):547-58.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.