Introduzione Il trattamento dell'osteoporosi prevede diversi approcci terapeutici, tra cui la terapia farmacologica a lungo termine. I soggetti con patologie croniche hanno maggiori probabilità di essere non aderenti e non persistenti al trattamento farmacologico. La persistenza è il tempo compreso tra l’inizio del trattamento e la sospensione dello stesso. La mancata persistenza è comune tra i soggetti che utilizzano farmaci anti-osteoporotici via orale e conduce a un aumento del rischio di fratture da fragilità. Lo scopo del nostro studio è analizzare l’entità e i fattori di rischio di sospensione dei farmaci anti-osteoporotici nella Regione Campania. Materiali e metodi Abbiamo condotto uno studio di coorte retrospettivo su soggetti di età ≥40 anni, che avevano ricevuto almeno una prescrizione di un farmaco anti-osteoporotico. I dati sono stati ottenuti da un database amministrativo di dati regionali sulle prescrizioni ambulatoriali di farmaci rimborsati dal Servizio Sanitario Nazionale (SSN). I pazienti sono stati seguiti fino alla interruzione della terapia anti-osteoporotica o fino al termine del periodo di osservazione (31 dicembre 2010). Risultati I pazienti a cui era stato prescritto un farmaco anti-osteoporotico per la prima volta erano 30.048: di questi, 28.317 (94%) erano di donne. L'età media della coorte in esame era 69 anni. I farmaci più comunemente prescritti sono stati i bisfosfonati (BP) con somministrazione monosettimanale (51%). Nella popolazione generale, i tassi di persistenza erano del 35% dopo 6 mesi e del 13% ad un anno. Il regime di somministrazione giornaliera è associato ad un rischio più alto di mancata persistenza rispetto alla modalità di somministrazione monosettimanale (HR 1,9). Conclusioni I nostri dati hanno mostrato che la persistenza alla terapia dell'osteoporosi è significativamente peggiore di quanto riportato in letteratura. Bibliografia van Boven JF et al.Persistence with osteoporosis medication among newly-treated osteoporotic patients.J Bone Miner Metab.2013 Sep;31(5):562-70.

La persistenza alla terapia anti-osteoporotica in regione Campania

MORETTI A;G Iolascon
2014

Abstract

Introduzione Il trattamento dell'osteoporosi prevede diversi approcci terapeutici, tra cui la terapia farmacologica a lungo termine. I soggetti con patologie croniche hanno maggiori probabilità di essere non aderenti e non persistenti al trattamento farmacologico. La persistenza è il tempo compreso tra l’inizio del trattamento e la sospensione dello stesso. La mancata persistenza è comune tra i soggetti che utilizzano farmaci anti-osteoporotici via orale e conduce a un aumento del rischio di fratture da fragilità. Lo scopo del nostro studio è analizzare l’entità e i fattori di rischio di sospensione dei farmaci anti-osteoporotici nella Regione Campania. Materiali e metodi Abbiamo condotto uno studio di coorte retrospettivo su soggetti di età ≥40 anni, che avevano ricevuto almeno una prescrizione di un farmaco anti-osteoporotico. I dati sono stati ottenuti da un database amministrativo di dati regionali sulle prescrizioni ambulatoriali di farmaci rimborsati dal Servizio Sanitario Nazionale (SSN). I pazienti sono stati seguiti fino alla interruzione della terapia anti-osteoporotica o fino al termine del periodo di osservazione (31 dicembre 2010). Risultati I pazienti a cui era stato prescritto un farmaco anti-osteoporotico per la prima volta erano 30.048: di questi, 28.317 (94%) erano di donne. L'età media della coorte in esame era 69 anni. I farmaci più comunemente prescritti sono stati i bisfosfonati (BP) con somministrazione monosettimanale (51%). Nella popolazione generale, i tassi di persistenza erano del 35% dopo 6 mesi e del 13% ad un anno. Il regime di somministrazione giornaliera è associato ad un rischio più alto di mancata persistenza rispetto alla modalità di somministrazione monosettimanale (HR 1,9). Conclusioni I nostri dati hanno mostrato che la persistenza alla terapia dell'osteoporosi è significativamente peggiore di quanto riportato in letteratura. Bibliografia van Boven JF et al.Persistence with osteoporosis medication among newly-treated osteoporotic patients.J Bone Miner Metab.2013 Sep;31(5):562-70.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11591/419650
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