È noto come per ridurre gli spostamenti e le accelerazioni di una struttura intelaiata durante un evento sismico sia particolarmente utile l’installazione di dissipatori viscosi tra le maglie della stessa, in modo da dissipare efficacemente una grande percentuale dell’energia in ingresso. Il progetto di tali dispositivi risulta ad oggi affidato a dispendiose procedure trial-and-error, o a metodi analitici semplificati che non garantiscono un ottimale sfruttamento delle potenzialità degli stessi. Nel presente lavoro si propone un approccio innovativo per il progetto di dissipatori puramente viscosi non lineari, finalizzato all'adeguamento sismico di strutture intelaiate. Esso si basa sull'ottimizzazione della risposta strutturale mediante l’uso di algoritmi genetici. Le potenzialità e la flessibilità del metodo sono dimostrate attraverso esempi numerici che attestano come diversi requisiti strutturali (limitazione/minimizzazione di spostamenti di interpiano e forze trasmesse dai dispositivi) possono essere facilmente tenute in conto attraverso l’opportuna formulazione di un problema di ottimizzazione vincolata.

Progettazione ottimale di controventi dotati di dissipatori viscosi non lineari mediante l’uso di algoritmi genetici

Chisari C;
2015

Abstract

È noto come per ridurre gli spostamenti e le accelerazioni di una struttura intelaiata durante un evento sismico sia particolarmente utile l’installazione di dissipatori viscosi tra le maglie della stessa, in modo da dissipare efficacemente una grande percentuale dell’energia in ingresso. Il progetto di tali dispositivi risulta ad oggi affidato a dispendiose procedure trial-and-error, o a metodi analitici semplificati che non garantiscono un ottimale sfruttamento delle potenzialità degli stessi. Nel presente lavoro si propone un approccio innovativo per il progetto di dissipatori puramente viscosi non lineari, finalizzato all'adeguamento sismico di strutture intelaiate. Esso si basa sull'ottimizzazione della risposta strutturale mediante l’uso di algoritmi genetici. Le potenzialità e la flessibilità del metodo sono dimostrate attraverso esempi numerici che attestano come diversi requisiti strutturali (limitazione/minimizzazione di spostamenti di interpiano e forze trasmesse dai dispositivi) possono essere facilmente tenute in conto attraverso l’opportuna formulazione di un problema di ottimizzazione vincolata.
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