Il dispregio greco-romano verso il lavoro manuale si è trasmesso alle età successive nonostante l’avvento del monachesimo, nel quale, come è noto, il lavoro ha ruolo essenziale. Ma, quando il monaco assolve a compiti umili, egli persegue innanzitutto il proprio perfezionamento spirituale; gli effetti economici, seppure rilevanti, risultano secondari, accessori. Il monaco lavoratore resta, aristocraticamente, uomo libero, egli è imparagonabile a un semplice salariato mosso soltanto dal bisogno. Qui il punto di continuità con la cultura greca e romana del lavoro.

Il lavoro dei monaci

Lanza Carlo
2019

Abstract

Il dispregio greco-romano verso il lavoro manuale si è trasmesso alle età successive nonostante l’avvento del monachesimo, nel quale, come è noto, il lavoro ha ruolo essenziale. Ma, quando il monaco assolve a compiti umili, egli persegue innanzitutto il proprio perfezionamento spirituale; gli effetti economici, seppure rilevanti, risultano secondari, accessori. Il monaco lavoratore resta, aristocraticamente, uomo libero, egli è imparagonabile a un semplice salariato mosso soltanto dal bisogno. Qui il punto di continuità con la cultura greca e romana del lavoro.
2019
978-88-495-3925-7
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