cellarulo, il cui toponimo rimanda alla originaria funzione di cellarium per lo stoccaggio di merci attribuita al vicino complesso dei “Santi Quaranta”, era l’estesa area pianeggiante della Benevento romana, racchiusa dalle mura del iii secolo a.c. il suo potenziale archeologico era noto da tempo; ciò nonostante, negli anni Novanta del secolo scorso fu interessata dai lavori di costruzione della tangenziale ovest, un asse viario interquartiere progettato dal comune. interrotti i lavori in seguito alla scoperta di resti materiali d’età romana, vennero condotte ricerche archeologiche dalla competente Soprintendenza negli anni 1990-1992, cui seguirono interventi di minore portata. Nuovo impulso alle indagini venne dalle attività di diagnostica archeologica condotte nel 2001 dal Dipartimento di lettere e Beni culturali dell’università della campania “luigi Vanvitelli”, sotto la direzione scientifica di Marcello Rotili. Nell’ambito del PoR campania per la realizzazione del Parco archeologico e del verde di cellarulo si è giunti infine, nel 2008 e 2009, alla realizzazione di scavi estensivi che hanno permesso di chiarire le dinamiche di trasformazione della struttura urbana fra ii e iV secolo, quando si registra la completa ruralizzazione del quartiere. la vocazione artigianale di quest’ultimo è stata evidenziata dal rinvenimento di numerosi impianti per la produzione di ceramica la cui attività ha contribuito alla formazione di significativi depositi archeologici.
Benevento e la trasformazione della città (III a.c. - IV d.c.) Ricerche archeologiche a Cellarulo (2008-2009)
SILVANA RAPUANO
2018
Abstract
cellarulo, il cui toponimo rimanda alla originaria funzione di cellarium per lo stoccaggio di merci attribuita al vicino complesso dei “Santi Quaranta”, era l’estesa area pianeggiante della Benevento romana, racchiusa dalle mura del iii secolo a.c. il suo potenziale archeologico era noto da tempo; ciò nonostante, negli anni Novanta del secolo scorso fu interessata dai lavori di costruzione della tangenziale ovest, un asse viario interquartiere progettato dal comune. interrotti i lavori in seguito alla scoperta di resti materiali d’età romana, vennero condotte ricerche archeologiche dalla competente Soprintendenza negli anni 1990-1992, cui seguirono interventi di minore portata. Nuovo impulso alle indagini venne dalle attività di diagnostica archeologica condotte nel 2001 dal Dipartimento di lettere e Beni culturali dell’università della campania “luigi Vanvitelli”, sotto la direzione scientifica di Marcello Rotili. Nell’ambito del PoR campania per la realizzazione del Parco archeologico e del verde di cellarulo si è giunti infine, nel 2008 e 2009, alla realizzazione di scavi estensivi che hanno permesso di chiarire le dinamiche di trasformazione della struttura urbana fra ii e iV secolo, quando si registra la completa ruralizzazione del quartiere. la vocazione artigianale di quest’ultimo è stata evidenziata dal rinvenimento di numerosi impianti per la produzione di ceramica la cui attività ha contribuito alla formazione di significativi depositi archeologici.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.