Nel cuore degli anni Trenta Rudolf Arnheim fu tra i principali animatori del dibattito italiano sul cinema. Le tracce di quella fugace ma intensa stagione, segnata da una rocambolesca fuga a causa delle leggi razziali, rischiavano di andare perdute. Questo volume riporta alla luce un consistente corpus di articoli e saggi apparsi sulle più importanti riviste specializzate dell’epoca, a testimonianza del significativo ruolo che Arnheim ebbe nel panorama culturale del nostro Paese e dell’importanza che la sua parabola italiana ricoprì nella maturazione del successivo lavoro. A emergere è un volto inedito di Arnheim, acuto osservatore della produzione cinematografica internazionale e ponderato divulgatore degli aspetti psicologici e tecnologici dell’arte delle immagini in movimento. Una voce autonoma, originale e diretta che ancora oggi può parlare agli studiosi e agli appassionati.
I baffi di Charlot. Scritti italiani sul cinema 1932-1938
D'ALOIA A
2009
Abstract
Nel cuore degli anni Trenta Rudolf Arnheim fu tra i principali animatori del dibattito italiano sul cinema. Le tracce di quella fugace ma intensa stagione, segnata da una rocambolesca fuga a causa delle leggi razziali, rischiavano di andare perdute. Questo volume riporta alla luce un consistente corpus di articoli e saggi apparsi sulle più importanti riviste specializzate dell’epoca, a testimonianza del significativo ruolo che Arnheim ebbe nel panorama culturale del nostro Paese e dell’importanza che la sua parabola italiana ricoprì nella maturazione del successivo lavoro. A emergere è un volto inedito di Arnheim, acuto osservatore della produzione cinematografica internazionale e ponderato divulgatore degli aspetti psicologici e tecnologici dell’arte delle immagini in movimento. Una voce autonoma, originale e diretta che ancora oggi può parlare agli studiosi e agli appassionati.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.