Il territorio di Pompei, non limitandolo al solo recinto degli scavi archeologici, costituisce un contesto fragile portatore di numerosi elementi di criticità, ma anche dotato di enormi potenzialità da mettere in luce e valorizzare. È un sito di enorme valenza turistica e culturale, ma gravato da forti problematiche derivanti dall’attuale modalità di fruizione turistica che, in assenza di una pianificazione sostenibile, danneggia il patrimonio e l’identità locale, senza apportare ricchezza e benessere alla popolazione. L’analisi di un vasto ed eterogeneo territorio si è resa necessario al fine di promuoverne lo sviluppo attraverso la tutela e la valorizzazione delle risorse naturali e culturali presenti, la riqualificazione del patrimonio costruito e delle infrastrutture esistenti, al fine di coniugare il miglioramento della qualità dell’ambiente con la crescita economica derivante dallo sviluppo di attività turistiche, produttive e culturali, in un’ottica di sostenibilità. Tale territorio, caratterizzato da una serie di criticità di tipo fruitivo e ambientale, bene si presta a un approccio di tipo reticolare in cui ogni elemento/spazio del sistema contribuisce al miglioramento della qualità urbana e alla valorizzazione del patrimonio esistente. L’idea sviluppata è incentrata sull’elaborazione di un modello di network che lavora secondo diverse modalità: mette in relazione punti notevoli di un determinato contesto urbano (siti di interesse culturale, ambientale o aree strategiche dal punto di vista funzionale); fornisce un sistema integrato di spazi di connessione e di sosta/condivisione massimizzando l’accessibilità e la mobilità dolce; incrementa la qualità ecologico ambientale interfacciandosi (per sovrapposizione o intersezione) con la rete ecologica territoriale. L’approccio reticolare rappresenta inoltre la strategia di base per la costruzione della rete ecologica che è utilizzata come strumento per riqualificare un territorio fragile, quale è quello oggetto di studio, al fine di giungere al miglioramento della sua qualità ecosistemica/ ambientale. Le condizioni necessarie per realizzare una rete ecologica passano attraverso il miglioramento della qualità ecosistemica degli ambiti territoriali dotati di maggiore naturalità e il ripristino della connettività biologica. Gli effetti più devastanti dei continui interventi antropici, cui è stato sottoposto il territorio in esame, sono infatti l’interruzione della continuità ambientale, la frammentazione degli habitat naturali nonché un loro drastico depauperamento ecologico ed ecosistemico.
Contesti fragili ad elevata antropizzazione: strategie per il territorio di Pompei.
Rossella Franchino;Caterina Frettoloso;Nicola Pisacane
2018
Abstract
Il territorio di Pompei, non limitandolo al solo recinto degli scavi archeologici, costituisce un contesto fragile portatore di numerosi elementi di criticità, ma anche dotato di enormi potenzialità da mettere in luce e valorizzare. È un sito di enorme valenza turistica e culturale, ma gravato da forti problematiche derivanti dall’attuale modalità di fruizione turistica che, in assenza di una pianificazione sostenibile, danneggia il patrimonio e l’identità locale, senza apportare ricchezza e benessere alla popolazione. L’analisi di un vasto ed eterogeneo territorio si è resa necessario al fine di promuoverne lo sviluppo attraverso la tutela e la valorizzazione delle risorse naturali e culturali presenti, la riqualificazione del patrimonio costruito e delle infrastrutture esistenti, al fine di coniugare il miglioramento della qualità dell’ambiente con la crescita economica derivante dallo sviluppo di attività turistiche, produttive e culturali, in un’ottica di sostenibilità. Tale territorio, caratterizzato da una serie di criticità di tipo fruitivo e ambientale, bene si presta a un approccio di tipo reticolare in cui ogni elemento/spazio del sistema contribuisce al miglioramento della qualità urbana e alla valorizzazione del patrimonio esistente. L’idea sviluppata è incentrata sull’elaborazione di un modello di network che lavora secondo diverse modalità: mette in relazione punti notevoli di un determinato contesto urbano (siti di interesse culturale, ambientale o aree strategiche dal punto di vista funzionale); fornisce un sistema integrato di spazi di connessione e di sosta/condivisione massimizzando l’accessibilità e la mobilità dolce; incrementa la qualità ecologico ambientale interfacciandosi (per sovrapposizione o intersezione) con la rete ecologica territoriale. L’approccio reticolare rappresenta inoltre la strategia di base per la costruzione della rete ecologica che è utilizzata come strumento per riqualificare un territorio fragile, quale è quello oggetto di studio, al fine di giungere al miglioramento della sua qualità ecosistemica/ ambientale. Le condizioni necessarie per realizzare una rete ecologica passano attraverso il miglioramento della qualità ecosistemica degli ambiti territoriali dotati di maggiore naturalità e il ripristino della connettività biologica. Gli effetti più devastanti dei continui interventi antropici, cui è stato sottoposto il territorio in esame, sono infatti l’interruzione della continuità ambientale, la frammentazione degli habitat naturali nonché un loro drastico depauperamento ecologico ed ecosistemico.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.