La pubblicazione è l’esito di ricerche condotte presso l’Associazione Archivio Storico Olivetti di Ivrea e presso la Fondazione Massimo & Sonia Cirulli di Bologna. La scelta dell’editore, che da anni collabora con gli Archivi del Piemonte, ha permesso la pubblicazione di fonti documentarie inedite, oltre a quelle utilizzate presenti nell’apparato iconografico e nelle citazioni. La pubblicazione propone un'originale interpretazione dello Stile Olivetti, attraverso lo studio di documenti – testi, immagini, filmati – selezionati in modo da raccontare "il paesaggio dei prodotti" Olivetti (composto da sistemi di scrittura e di calcolo, mostre, allestimenti, arredi, spazi di vendita, comunicazioni pubblicitarie, ...) come un insieme di espressioni e soluzioni inerenti sia alle tematiche del design di prodotto – quali l'uso, l'ergonomia, le esperienze di acquisto, la comunicazione visiva e pubblicitaria –, sia agli ambiti propri di uno stile industriale, quali il rapporto tra impresa e territorio, arte e tecnica, produzione e ricerca. Una riflessione sullo Stile Olivetti è attuale, sia per dirimere l'equivoco che, a volte, ricorre tra i segni identitari e lo stile di un'azienda; sia perché nello studio delle componenti dello Stile Olivetti e, ancora di più, nella definizione delle categorie per la sua interpretazione si ritrovano gli elementi denotativi della personalità dell'impresa, insieme alla descrizione degli esiti di una attività che, la Olivetti ha esercitato nell'arco di, almeno, ottanta anni, che è stata orientata da una consapevolezza condivisa dei suoi protagonisti nell'esecuzione di compiti di differente natura, ma tutti destinati ad affermare che l'unitarietà di stile è una pratica di pensiero e di azione che – sebbene si traduca nella costante ricerca di aderenza a una contemporaneità nel fabbricare, nel vendere e nel ricercare – costituisce l'espressione di una comunanza di intenti che, attraverso le espressioni formali, vuole raccontare del ruolo sociale dell'impresa, come dell'appartenenza a correnti di pensiero che fanno del design la loro partecipazione attiva alla vita degli uomini.
Contributo, come pubblicazione di alto valore culturale, dalla Direzione Generale per le Biblioteche, gli Istituti Culturali e il Diritto d’Autore del Mibact, Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo per la pubblicazione Congegni Sapienti. Stile Olivetti: il pensiero che realizza, Hapax Editore, Torino 2016 ISBN: 978-88-88-00075-6
FIORENTINO CATERINA CRISTINA
2016
Abstract
La pubblicazione è l’esito di ricerche condotte presso l’Associazione Archivio Storico Olivetti di Ivrea e presso la Fondazione Massimo & Sonia Cirulli di Bologna. La scelta dell’editore, che da anni collabora con gli Archivi del Piemonte, ha permesso la pubblicazione di fonti documentarie inedite, oltre a quelle utilizzate presenti nell’apparato iconografico e nelle citazioni. La pubblicazione propone un'originale interpretazione dello Stile Olivetti, attraverso lo studio di documenti – testi, immagini, filmati – selezionati in modo da raccontare "il paesaggio dei prodotti" Olivetti (composto da sistemi di scrittura e di calcolo, mostre, allestimenti, arredi, spazi di vendita, comunicazioni pubblicitarie, ...) come un insieme di espressioni e soluzioni inerenti sia alle tematiche del design di prodotto – quali l'uso, l'ergonomia, le esperienze di acquisto, la comunicazione visiva e pubblicitaria –, sia agli ambiti propri di uno stile industriale, quali il rapporto tra impresa e territorio, arte e tecnica, produzione e ricerca. Una riflessione sullo Stile Olivetti è attuale, sia per dirimere l'equivoco che, a volte, ricorre tra i segni identitari e lo stile di un'azienda; sia perché nello studio delle componenti dello Stile Olivetti e, ancora di più, nella definizione delle categorie per la sua interpretazione si ritrovano gli elementi denotativi della personalità dell'impresa, insieme alla descrizione degli esiti di una attività che, la Olivetti ha esercitato nell'arco di, almeno, ottanta anni, che è stata orientata da una consapevolezza condivisa dei suoi protagonisti nell'esecuzione di compiti di differente natura, ma tutti destinati ad affermare che l'unitarietà di stile è una pratica di pensiero e di azione che – sebbene si traduca nella costante ricerca di aderenza a una contemporaneità nel fabbricare, nel vendere e nel ricercare – costituisce l'espressione di una comunanza di intenti che, attraverso le espressioni formali, vuole raccontare del ruolo sociale dell'impresa, come dell'appartenenza a correnti di pensiero che fanno del design la loro partecipazione attiva alla vita degli uomini.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.