This research monograph is focused on my graphical analyses and critical thoughts on Joseph Mallord William Turner as architectural and landscape draughtsman, related to his first Italian tour (1819-20), when he visited Campania region, from inland to the Tyrrhenian coast, for the first and only time in his life. In this book, I deepen — without wanting to sound presumptuous — the character of Turner’s Drawing, because it is primary and fundamental also for the comprehension of his pictorial genius; for this purpose, I have referred to the precious collection of sketches and watercolours on single sheets or in sketchbooks kept at the Tate in London. Among thousands of drawings outlined by Turner in 22 sketchbooks, Gandolfo to Naples — so titled by the Master — collects the greatest amount and the most density of sketches entirely performed from nature and by pencil. My investigative choice to examine only the sketches by pencil is based on the intent to get as close as possible to the moments when the English draughtsman was intent on drawing on paper the multiple visual impulses, concentrated on the landscape and eager to crystallise all his sensations, according the continuous change of his point of view, thanks to the agility of graphic sign. The intent was to seek a synchronicity with the draughtsman only through his sketches and the landscape outlined in them, trying to grasp the approach, attitude and customs in representation from nature.

Questa monografia raccoglie e sistematizza analisi grafiche e valutazioni critiche sulla figura di Joseph Mallord William Turner, quale disegnatore d’architettura e di paesaggi, in relazione al suo primo viaggio in Italia (1819-20) durante il quale visitò, per l’unica volta nella vita, la Campania dall’entroterra alle coste tirreniche. Attingendo al prezioso patrimonio di disegni su fogli sciolti e in taccuini conservati presso la Tate di Londra, è stata approfondita — senza presunzione di originalità ed esaustività — la ‘dimensione’ del Disegno in Turner perché primaria e portante anche per la comprensione del suo genio pittorico. Tra le migliaia di disegni che Turner delineò in Italia in 22 taccuini, quello da lui stesso intitolato Gandolfo to Naples raccoglie il maggior numero e la maggior densità di grafici interamente eseguiti dal vero ed a matita. La scelta di esaminare — attraverso restituzioni cartografiche e prospettiche — esclusivamente i disegni a matita è motivata dall’intento di avvicinarsi il più possibile agli istanti in cui il disegnatore inglese — immerso nel paesaggio e spesso fisicamente in movimento — era intento a delineare su carta le immagini che velocemente andava catturando con gli occhi, avido di cristallizzare ogni sua impressione visiva, assecondando con l’agilità del tratto il continuo mutamento del proprio punto di vista. Tendere, in altre parole, ad una sintonia con il disegnatore solo attraverso i suoi disegni ed il territorio in essi rappresentato, cercando di coglierne l’approccio, l’atteggiamento e le consuetudini nella rappresentazione dal vero.

J.M.W. Turner. Gandolfo to Naples. Disegni d'architettura e di paesaggio

P. Argenziano
2018

Abstract

This research monograph is focused on my graphical analyses and critical thoughts on Joseph Mallord William Turner as architectural and landscape draughtsman, related to his first Italian tour (1819-20), when he visited Campania region, from inland to the Tyrrhenian coast, for the first and only time in his life. In this book, I deepen — without wanting to sound presumptuous — the character of Turner’s Drawing, because it is primary and fundamental also for the comprehension of his pictorial genius; for this purpose, I have referred to the precious collection of sketches and watercolours on single sheets or in sketchbooks kept at the Tate in London. Among thousands of drawings outlined by Turner in 22 sketchbooks, Gandolfo to Naples — so titled by the Master — collects the greatest amount and the most density of sketches entirely performed from nature and by pencil. My investigative choice to examine only the sketches by pencil is based on the intent to get as close as possible to the moments when the English draughtsman was intent on drawing on paper the multiple visual impulses, concentrated on the landscape and eager to crystallise all his sensations, according the continuous change of his point of view, thanks to the agility of graphic sign. The intent was to seek a synchronicity with the draughtsman only through his sketches and the landscape outlined in them, trying to grasp the approach, attitude and customs in representation from nature.
2018
9788865426739
Questa monografia raccoglie e sistematizza analisi grafiche e valutazioni critiche sulla figura di Joseph Mallord William Turner, quale disegnatore d’architettura e di paesaggi, in relazione al suo primo viaggio in Italia (1819-20) durante il quale visitò, per l’unica volta nella vita, la Campania dall’entroterra alle coste tirreniche. Attingendo al prezioso patrimonio di disegni su fogli sciolti e in taccuini conservati presso la Tate di Londra, è stata approfondita — senza presunzione di originalità ed esaustività — la ‘dimensione’ del Disegno in Turner perché primaria e portante anche per la comprensione del suo genio pittorico. Tra le migliaia di disegni che Turner delineò in Italia in 22 taccuini, quello da lui stesso intitolato Gandolfo to Naples raccoglie il maggior numero e la maggior densità di grafici interamente eseguiti dal vero ed a matita. La scelta di esaminare — attraverso restituzioni cartografiche e prospettiche — esclusivamente i disegni a matita è motivata dall’intento di avvicinarsi il più possibile agli istanti in cui il disegnatore inglese — immerso nel paesaggio e spesso fisicamente in movimento — era intento a delineare su carta le immagini che velocemente andava catturando con gli occhi, avido di cristallizzare ogni sua impressione visiva, assecondando con l’agilità del tratto il continuo mutamento del proprio punto di vista. Tendere, in altre parole, ad una sintonia con il disegnatore solo attraverso i suoi disegni ed il territorio in essi rappresentato, cercando di coglierne l’approccio, l’atteggiamento e le consuetudini nella rappresentazione dal vero.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11591/395806
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