Tesi sostenuta L’umanità sta diventando sempre più urbana: in tutto il mondo, una persona su due abita in territori fortemente antropizzati, basta solo questo dato per affermare che la sostenibilità ambientale è una sfida urbana, è la ricerca di una nuova urbanità. La stessa città si estende sempre più verso il territorio anche se cambia il concetto di città tradizionale - l’urbanità circoscritta all’urbs - e le forme spaziali attraverso le quali essa si dispiega nel territorio. Si tratta comunque di condizione urbana seppur nuova e niente affatto tipica che si potrebbe riconoscere in una nuova densità e morfologia urbana, nell’innovazione dei trasporti, nell’utilizzo delle fonti energetiche non fossili, nel trattamento innovativo dei rifiuti, nel miglioramento della biodiversità e nella conservazione della natura. In questo quadro scientifico il paper, nell’intento di contribuire al dibattito per la formalizzazione di nuove tecniche di Eco-Planning, propone una lettura interpretativa, fortemente orientata all’operatività, di alcuni indicatori ecologici utilizzati al livello internazionale per la misurazione/quantificazione del verde in ambiente urbano/antropizzato al fine di ridurre l’effetto isola di calore urbano. Applica il BAF-Biotope Area Factor al centro storico di Aversa come caso di studio. Principali argomentazioni Negli ultimi anni il cambiamento climatico ha rafforzato l’importanza della componente verde, specialmente nelle sue funzioni di mitigazione termica. Il tema della rinaturalizzazione della città, attraverso iniziative d’integrazione strutturale del verde con l’ambiente costruito, rappresenta un importante obiettivo della pianificazione urbana e territoriale. Bisogna, quindi, riconoscere al verde, funzioni in grado di soddisfare bisogni reali, infatti, se le Infrastrutture Grigie costituiscono il capitale costruito delle nostre città e sono necessarie per lo sviluppo economico di un territorio, le Infrastrutture Verdi [Yeang, 2009], ne rappresentano il capitale naturale e sono necessarie per garantire la sostenibilità ambientale [Farr, 2008]. Nel caso della città compatta, dove la forma urbana è ormai largamente consolidata e difficile la realizzazione di spazi verdi significativi, l’Infrastruttura Verde rappresenta un nuovo approccio al problema, alberature stradali, costruzione di verde lungo le linee ferroviarie, tetti e facciate verdi, si configurano come soluzioni di facile attuazione ed idonei a costruire legami con gli spazi verdi più prossimi. Si avverte la necessità nella redazione degli strumenti urbanistici di prevedere azioni finalizzate a contrastare gli effetti del cambiamento climatico. A tal fine è di estrema importanza analizzare le esperienze di città che, attraverso l’introduzione di norme e indicazioni progettuali, sono riuscite a limitare gli effetti della cementificazione e dell’isola di calore urbana, individuando soluzioni condivise tra le pubbliche amministrazioni e i cittadini, i quali, sinergicamente, contribuiscono alla reintroduzione, gestione e mantenimento di nuove aree verdi all’interno della città. Metodologia/Caso di Studio/Comparazioni, etc. Domini della ricerca: Literature review. Strategia della ricerca: Case Study e Correlational reserch [Groat & Wang 2002/2013]. Esiti attesi Il paper propone la lettura comparativa di alcuni indicatori ecologici utilizzati al livello internazionale per la misurazione/quantificazione del verde in ambiente urbano/antropizzato. L’obiettivo fondamentale è quello di approfondire i punti di forza e di debolezza di tali indicatori al fine di valutare la loro trasferibilità nella regolamentazione urbanistica. Dedica poi una particolare attenzione al BAF e lo applica al caso studio del centro storico di Aversa al fine di testare questo indicatore in un ambiente urbano stratificato e caratterizzato da bassa incidenza delle superfici a verde, caratteristica tipica dei centri storici mediterranei.
BAF - Biotope Area Factor: un'applicazione al centro storico di Aversa.
Losco S.
;de Biase C.
2019
Abstract
Tesi sostenuta L’umanità sta diventando sempre più urbana: in tutto il mondo, una persona su due abita in territori fortemente antropizzati, basta solo questo dato per affermare che la sostenibilità ambientale è una sfida urbana, è la ricerca di una nuova urbanità. La stessa città si estende sempre più verso il territorio anche se cambia il concetto di città tradizionale - l’urbanità circoscritta all’urbs - e le forme spaziali attraverso le quali essa si dispiega nel territorio. Si tratta comunque di condizione urbana seppur nuova e niente affatto tipica che si potrebbe riconoscere in una nuova densità e morfologia urbana, nell’innovazione dei trasporti, nell’utilizzo delle fonti energetiche non fossili, nel trattamento innovativo dei rifiuti, nel miglioramento della biodiversità e nella conservazione della natura. In questo quadro scientifico il paper, nell’intento di contribuire al dibattito per la formalizzazione di nuove tecniche di Eco-Planning, propone una lettura interpretativa, fortemente orientata all’operatività, di alcuni indicatori ecologici utilizzati al livello internazionale per la misurazione/quantificazione del verde in ambiente urbano/antropizzato al fine di ridurre l’effetto isola di calore urbano. Applica il BAF-Biotope Area Factor al centro storico di Aversa come caso di studio. Principali argomentazioni Negli ultimi anni il cambiamento climatico ha rafforzato l’importanza della componente verde, specialmente nelle sue funzioni di mitigazione termica. Il tema della rinaturalizzazione della città, attraverso iniziative d’integrazione strutturale del verde con l’ambiente costruito, rappresenta un importante obiettivo della pianificazione urbana e territoriale. Bisogna, quindi, riconoscere al verde, funzioni in grado di soddisfare bisogni reali, infatti, se le Infrastrutture Grigie costituiscono il capitale costruito delle nostre città e sono necessarie per lo sviluppo economico di un territorio, le Infrastrutture Verdi [Yeang, 2009], ne rappresentano il capitale naturale e sono necessarie per garantire la sostenibilità ambientale [Farr, 2008]. Nel caso della città compatta, dove la forma urbana è ormai largamente consolidata e difficile la realizzazione di spazi verdi significativi, l’Infrastruttura Verde rappresenta un nuovo approccio al problema, alberature stradali, costruzione di verde lungo le linee ferroviarie, tetti e facciate verdi, si configurano come soluzioni di facile attuazione ed idonei a costruire legami con gli spazi verdi più prossimi. Si avverte la necessità nella redazione degli strumenti urbanistici di prevedere azioni finalizzate a contrastare gli effetti del cambiamento climatico. A tal fine è di estrema importanza analizzare le esperienze di città che, attraverso l’introduzione di norme e indicazioni progettuali, sono riuscite a limitare gli effetti della cementificazione e dell’isola di calore urbana, individuando soluzioni condivise tra le pubbliche amministrazioni e i cittadini, i quali, sinergicamente, contribuiscono alla reintroduzione, gestione e mantenimento di nuove aree verdi all’interno della città. Metodologia/Caso di Studio/Comparazioni, etc. Domini della ricerca: Literature review. Strategia della ricerca: Case Study e Correlational reserch [Groat & Wang 2002/2013]. Esiti attesi Il paper propone la lettura comparativa di alcuni indicatori ecologici utilizzati al livello internazionale per la misurazione/quantificazione del verde in ambiente urbano/antropizzato. L’obiettivo fondamentale è quello di approfondire i punti di forza e di debolezza di tali indicatori al fine di valutare la loro trasferibilità nella regolamentazione urbanistica. Dedica poi una particolare attenzione al BAF e lo applica al caso studio del centro storico di Aversa al fine di testare questo indicatore in un ambiente urbano stratificato e caratterizzato da bassa incidenza delle superfici a verde, caratteristica tipica dei centri storici mediterranei.File | Dimensione | Formato | |
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