Diritto, religioni, culture. Il fattore religioso nell'esperienza giuridica

Il Volume, oltre agli aspetti istituzionali, affronta e risolve questioni come il rapporto tra enti ecclesiastici, società commerciali e “Terzo Settore”, gli edifici di culto, i precetti patrimoniali della fede islamica, la c.d. “eco-fede”, il rapporto tra moda e religione, la satira e il fenomeno della “hate speech”, le app religiose e il trattamento dei dati sensibili, la finanza islamica, la libertà religiosa alimentare, le DAT in relazione all’appartenenza confessionale, solo per segnalare alcuni dei punti oggetto del lavoro. Ampio spazio viene dedicato al rapporto tra famiglia, matrimonio e fattore religioso, con riferimento alla trascrizione dei matrimoni, alla efficacia civile delle sentenze ecclesiastiche di nullità matrimoniale, ai matrimoni celebrati dagli stranieri sia in Italia che all’estero, all’esercizio della libertà religiosa nella famiglia, con particolare riferimento alla tutela dei minori. Anche in questo caso, sono state affrontate varie questioni significative, tra le quali, ad esempio, i protocolli religiosi nella separazione e nel divorzio attraverso negoziazione assistita, il rapporto tra poligamia e successione, il divorzio islamico, la kafakah, il matrimonio tra persone dello stesso sesso, l’adozione interculturale, nonché il rapporto tra successioni a causa di morte e convinzioni religiose. In ogni settore del diritto, quindi, la laicità interculturale diviene l’indefettibile criterio di decifrazione per una corretta applicazione degli istituti giuridici. L’ampio spazio riservato a soluzioni pratiche, documenti e giurisprudenza rende il volume uno strumento prezioso non solo per gli studenti ma anche per tutti gli operatori del diritto.