La qualità della vita in una realtà singolare come quella delle piccole città storiche del Cilento, certamente connesse al valore intrinseco del patrimonio storico, artistico e culturale, non può più essere intesa solo come area di recupero ambientale/ architettonico, ma come un pulsante centro reale di sviluppo delle attività che lo faranno vivere o ri-vivere. L’edilizia storica del Cilento, costituisce un patrimonio complesso, e la storia degli insediamenti ci hanno depositato architetture che nel tempo hanno subito processi di modificazione anche molto radicali, che hanno implicato la formazione di sistemi edilizi estremamente stratificati. La scena urbana ha subito negli anni recenti una robusta modificazione nel trattamento sia degli elementi plastici esistenti (decorazioni scultoree, cornici, lesene, basamenti, zoccolature, ecc.) sia degli intonaci, in particolare nelle scelte delle coloriture e nei modi delle tinteggiature. La metodologia proposta è basata sulla funzione culturale della memoria per conservare e trasmettere alle generazioni future il ricco patrimonio di segni, tecniche, significati e linguaggi presenti nei centri storici, sottraendoli a processi di degrado, legati alla mancanza di pianificazione e manutenzione. Conservare e tutelare la bellezza dei nostri centri storici minori, per sottrarli all’abbandono, analizzando edificio per edificio, che caratterizzano le architetture del Cilento interno, recuperando le identità e le attività artigianali ed agricole che sono le più praticate dai suoi abitanti. Tale ricerca si orienta verso un percorso analitico e progettuale sulla questione del recupero dei centri storici minori, a tal proposito, sono stati discretizzati ed analizzati i processi d’impiego dei materiali di provenienza locale, anche attraverso percorsi di riscoperta legati al cambio delle esigenze e delle velleità della progettazione architettonica. Il quadro che ne è emerso conferma la straordinaria varietà delle pietre ornamentali cilentane che,accanto ad impieghi tradizionali dal carattere più sobrio e contenuto, hanno assecondato la realizzazione di interessanti episodi urbani, dei centri caratterizzati da specificità. Proprio il binomio territorio e identità permette di creare nuove reti di relazione che vanno oltre i luoghi, verso modelli di sviluppo integrato locale e turistico. Le attività del turismo integrato con l’agricoltura e le altre attività locali ricche di singolarità, risultano le più praticabili affinché tutto il territorio rurale conservi e valorizzi la sua vocazione paesaggistica culturale.
Cilento: Dalla Conoscenza alla Valorizzazione dei Centri Storici Minori
Converti Fabio
2018
Abstract
La qualità della vita in una realtà singolare come quella delle piccole città storiche del Cilento, certamente connesse al valore intrinseco del patrimonio storico, artistico e culturale, non può più essere intesa solo come area di recupero ambientale/ architettonico, ma come un pulsante centro reale di sviluppo delle attività che lo faranno vivere o ri-vivere. L’edilizia storica del Cilento, costituisce un patrimonio complesso, e la storia degli insediamenti ci hanno depositato architetture che nel tempo hanno subito processi di modificazione anche molto radicali, che hanno implicato la formazione di sistemi edilizi estremamente stratificati. La scena urbana ha subito negli anni recenti una robusta modificazione nel trattamento sia degli elementi plastici esistenti (decorazioni scultoree, cornici, lesene, basamenti, zoccolature, ecc.) sia degli intonaci, in particolare nelle scelte delle coloriture e nei modi delle tinteggiature. La metodologia proposta è basata sulla funzione culturale della memoria per conservare e trasmettere alle generazioni future il ricco patrimonio di segni, tecniche, significati e linguaggi presenti nei centri storici, sottraendoli a processi di degrado, legati alla mancanza di pianificazione e manutenzione. Conservare e tutelare la bellezza dei nostri centri storici minori, per sottrarli all’abbandono, analizzando edificio per edificio, che caratterizzano le architetture del Cilento interno, recuperando le identità e le attività artigianali ed agricole che sono le più praticate dai suoi abitanti. Tale ricerca si orienta verso un percorso analitico e progettuale sulla questione del recupero dei centri storici minori, a tal proposito, sono stati discretizzati ed analizzati i processi d’impiego dei materiali di provenienza locale, anche attraverso percorsi di riscoperta legati al cambio delle esigenze e delle velleità della progettazione architettonica. Il quadro che ne è emerso conferma la straordinaria varietà delle pietre ornamentali cilentane che,accanto ad impieghi tradizionali dal carattere più sobrio e contenuto, hanno assecondato la realizzazione di interessanti episodi urbani, dei centri caratterizzati da specificità. Proprio il binomio territorio e identità permette di creare nuove reti di relazione che vanno oltre i luoghi, verso modelli di sviluppo integrato locale e turistico. Le attività del turismo integrato con l’agricoltura e le altre attività locali ricche di singolarità, risultano le più praticabili affinché tutto il territorio rurale conservi e valorizzi la sua vocazione paesaggistica culturale.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.