I temi della nomofilachia e del precedente giudiziario sono al centro di un dibattito molto risalente, che è di recente cresciuto per effetto di una serie di interventi normativi che hanno rafforzato il ruolo di interprete qualificato del diritto non solo della Corte di cassazione, ma pure del Consiglio di Stato e della Corte dei conti. Alla luce dell’articolato quadro teorico di riferimento – caratterizzato non solo dalla complessità, ma pure da un significativo disordine, il più visibile risultato del quale è la iniquità nell’applicazione delle disposizioni normative –, lo studio mira a verificare se e in che misura il precedente giudiziario possa estendere la sua efficacia nei confronti della P.A., la quale dovrebbe perciò conformare la propria interpretazione della legge a quella fornita dalla giurisprudenza delle Corti dotate di potere nomofilattico, pena la illegittimità della decisione assunta. In particolare, l’indagine contribuisce a chiarire il ruolo che il precedente giudiziario dovrebbe svolgere nei confronti delle decisioni amministrative, chiedendosi se i principi di diritto espressi dagli organi di vertice delle diverse giurisdizioni fungano da mero elemento integrante un auto-limite per la condotta della P.A., oppure costituiscano un vero e proprio paradigma di legittimità della sua azione.
Precedente giudiziario e decisioni della P.A.
a. de siano
2018
Abstract
I temi della nomofilachia e del precedente giudiziario sono al centro di un dibattito molto risalente, che è di recente cresciuto per effetto di una serie di interventi normativi che hanno rafforzato il ruolo di interprete qualificato del diritto non solo della Corte di cassazione, ma pure del Consiglio di Stato e della Corte dei conti. Alla luce dell’articolato quadro teorico di riferimento – caratterizzato non solo dalla complessità, ma pure da un significativo disordine, il più visibile risultato del quale è la iniquità nell’applicazione delle disposizioni normative –, lo studio mira a verificare se e in che misura il precedente giudiziario possa estendere la sua efficacia nei confronti della P.A., la quale dovrebbe perciò conformare la propria interpretazione della legge a quella fornita dalla giurisprudenza delle Corti dotate di potere nomofilattico, pena la illegittimità della decisione assunta. In particolare, l’indagine contribuisce a chiarire il ruolo che il precedente giudiziario dovrebbe svolgere nei confronti delle decisioni amministrative, chiedendosi se i principi di diritto espressi dagli organi di vertice delle diverse giurisdizioni fungano da mero elemento integrante un auto-limite per la condotta della P.A., oppure costituiscano un vero e proprio paradigma di legittimità della sua azione.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.