Il lavoro analizza l’aspetto fattuale – ovvero il piano giurisprudenziale – di acquisizioni legislative liberali, che hanno recepito le significative evoluzioni filosofico-politiche riguardanti la complessità dell’individuo, testimoniando lo sforzo di tradurre quella complessità sul piano normativo. In particolare, si è guardato a differenti aspetti di manifestazione della capacità nel diritto, quale istituto fondativo di un ordine giuridico che abbia al centro la persona, soffermandosi sull’istituzione familiare, ossia sull’ambiente più immediatamente reattivo rispetto alle libertà di ogni singolo individuo.

La capacità negata. Forme giuridiche e complessità della persona nella giurisprudenza tra Otto e Novecento.

Filomena D'alto
2017

Abstract

Il lavoro analizza l’aspetto fattuale – ovvero il piano giurisprudenziale – di acquisizioni legislative liberali, che hanno recepito le significative evoluzioni filosofico-politiche riguardanti la complessità dell’individuo, testimoniando lo sforzo di tradurre quella complessità sul piano normativo. In particolare, si è guardato a differenti aspetti di manifestazione della capacità nel diritto, quale istituto fondativo di un ordine giuridico che abbia al centro la persona, soffermandosi sull’istituzione familiare, ossia sull’ambiente più immediatamente reattivo rispetto alle libertà di ogni singolo individuo.
2017
978-88-921-7221-0
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11591/382926
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