Il contributo prende a paradigma la pietra di piperno, come elemento materiale unificante l’architettura partenopea e campana dall’età angioina ai primi del Novecento. Coniugando l’analisi delle fonti archivistiche, bibliografiche e cartografiche alla realtà dell’architettura costruita e disegnata in più di cinque secoli, l’Autore ha riarticolato una fitta rete territoriale (sincronica) fatta di infrastrutture e di link immateriali, connotata dalle tracce diacroniche materializzate nella grigia pietra camaldolese. L’analisi multilayer del paesaggio camaldolese è stata esperita attraverso la lettura semantica di numerose cartografie redatte dalla fine del Settecento agli anni ottanta del Novecento che hanno consentito di restituire un “disegno” completo della modificazione diacronica del territorio, sebbene dette cartografie fossero eterogenee per proiezione geografica e per tematismo grafico.
Le reti del piperno. Architettura, commercio e logistica tra i Campi Flegrei e Napoli
ARGENZIANO, Pasquale
2007
Abstract
Il contributo prende a paradigma la pietra di piperno, come elemento materiale unificante l’architettura partenopea e campana dall’età angioina ai primi del Novecento. Coniugando l’analisi delle fonti archivistiche, bibliografiche e cartografiche alla realtà dell’architettura costruita e disegnata in più di cinque secoli, l’Autore ha riarticolato una fitta rete territoriale (sincronica) fatta di infrastrutture e di link immateriali, connotata dalle tracce diacroniche materializzate nella grigia pietra camaldolese. L’analisi multilayer del paesaggio camaldolese è stata esperita attraverso la lettura semantica di numerose cartografie redatte dalla fine del Settecento agli anni ottanta del Novecento che hanno consentito di restituire un “disegno” completo della modificazione diacronica del territorio, sebbene dette cartografie fossero eterogenee per proiezione geografica e per tematismo grafico.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
