La Pianificazione urbanistica italiana, è strutturata attraverso un complesso e rigido sistema gerarchico, in base al quale le previsioni del livello pianificatorio sovraordinato ingabbiano le scelte del Piano del livello sottordinato. Tale sistema di Pianificazione eccessivamente rigido e bloccato, originariamente fondato su una forte base normativa ormai inutilmente complicata e contraddittoria anche a causa del principio della legislazione concorrente applicato al governo del territorio, è caratterizzato da un grado assai basso di efficacia. L’architettura a cascata configura un sistema scarsamente dinamico che comporta frizioni e contraddizioni rispetto all’oggetto e ai fini della pianificazione fisica del territorio che negli ultimi decenni ha subito profondi ripensamenti soprattutto alla luce delle emergenze ambientali. L'eccessiva prescrittività delle disposizioni dei Piani, il lungo processo di redazione e quello burocratico di adozione/approvazione fanno sì che, una volta giunti nella fase di attuazione, i piani si rivelano sempre più spesso superati dalle esigenze reali nel frattempo maturate, trasformandosi in tal caso in una gabbia, snaturando il loro obiettivo prioritario del perseguimento del superiore interesse pubblico e modificandosi da indirizzo/coordinamento/guida della trasformazione ad ostacolo insormontabile della stessa. Le sintetiche considerazioni in epigrafe trovano ulteriore conferma e si evidenziano in modo macroscopico attraverso l’applicazione al caso-studio del litorale Domitio-Flegreo, scelto per questa ricerca, del metodo di analisi del layer-cake. Si evidenzia infatti una caotica sovrapposizione di Piani che inevitabilmente limita e condiziona obiettivi,funzioni ed efficacia degli stessi. Il caso-studio del litorale Domitio-Flegreo acquista pertanto una doppia valenza, esso infatti rappresenta in modo emblematico un territorio antropizzato ovvero una struttura naturale complessa, caratterizzata da delicati equilibri fisici, chimici e biologici e al contempo potrebbe diventare un caso paradigmatico per l’applicazione di procedura innovativa di intervento territorial-urbanistica. La ricerca ha come obiettivo principale la costruzione di una procedura capace di contribuire alla soluzione delle criticità suesposte mediante la sperimentazione di nuova tecnica di pianificazione territoriale/ ambientale (perimetrazione delle area-problema), finalizzata all’implementazione della sostenibilità ambientale nella pianificazione del territorio conla prospettiva, anche, di un avanzamento della legislazione tecnica vigente.
TESI DI DOTTORATO IN AMBIENTE, DESIGN E INNOVAZIONE - XXIX CICLO - SSD ICAR - 20 Tecnica e Pianificazione Urbanistica Dimensione Ambientale e Pianificazione del Territorio. Innovazioni nella Pianificazione Territoriale e Urbanistica.
Losco, S.
Conceptualization
;Buondonno, A.Conceptualization
;
2017
Abstract
La Pianificazione urbanistica italiana, è strutturata attraverso un complesso e rigido sistema gerarchico, in base al quale le previsioni del livello pianificatorio sovraordinato ingabbiano le scelte del Piano del livello sottordinato. Tale sistema di Pianificazione eccessivamente rigido e bloccato, originariamente fondato su una forte base normativa ormai inutilmente complicata e contraddittoria anche a causa del principio della legislazione concorrente applicato al governo del territorio, è caratterizzato da un grado assai basso di efficacia. L’architettura a cascata configura un sistema scarsamente dinamico che comporta frizioni e contraddizioni rispetto all’oggetto e ai fini della pianificazione fisica del territorio che negli ultimi decenni ha subito profondi ripensamenti soprattutto alla luce delle emergenze ambientali. L'eccessiva prescrittività delle disposizioni dei Piani, il lungo processo di redazione e quello burocratico di adozione/approvazione fanno sì che, una volta giunti nella fase di attuazione, i piani si rivelano sempre più spesso superati dalle esigenze reali nel frattempo maturate, trasformandosi in tal caso in una gabbia, snaturando il loro obiettivo prioritario del perseguimento del superiore interesse pubblico e modificandosi da indirizzo/coordinamento/guida della trasformazione ad ostacolo insormontabile della stessa. Le sintetiche considerazioni in epigrafe trovano ulteriore conferma e si evidenziano in modo macroscopico attraverso l’applicazione al caso-studio del litorale Domitio-Flegreo, scelto per questa ricerca, del metodo di analisi del layer-cake. Si evidenzia infatti una caotica sovrapposizione di Piani che inevitabilmente limita e condiziona obiettivi,funzioni ed efficacia degli stessi. Il caso-studio del litorale Domitio-Flegreo acquista pertanto una doppia valenza, esso infatti rappresenta in modo emblematico un territorio antropizzato ovvero una struttura naturale complessa, caratterizzata da delicati equilibri fisici, chimici e biologici e al contempo potrebbe diventare un caso paradigmatico per l’applicazione di procedura innovativa di intervento territorial-urbanistica. La ricerca ha come obiettivo principale la costruzione di una procedura capace di contribuire alla soluzione delle criticità suesposte mediante la sperimentazione di nuova tecnica di pianificazione territoriale/ ambientale (perimetrazione delle area-problema), finalizzata all’implementazione della sostenibilità ambientale nella pianificazione del territorio conla prospettiva, anche, di un avanzamento della legislazione tecnica vigente.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.