Terremoti, alluvioni, tsunami e tornado sono solo alcuni dei possibili eventi naturali che possono colpire territori e comunità, causando ingenti danni ai beni materiali e perdite in termini di vite umane. L’intensa urbanizzazione del territorio comporta inevitabilmente la presenza dell’uomo in aree esposte a tali fenomeni. Se lo sviluppo dei sistemi urbani e territoriali non è basato su un’elevata conoscenza delle dinamiche naturali (Marsh, 1988; Mc Harg, 1997), molto alta è la probabilità che un evento naturale, seppur di piccola intensità, possa tramutarsi in disastro, causando grandi perdite. Inoltre, se tra i bersagli dell’evento naturale ci sono elementi che potenzialmente possono essere fonte di incidenti tecnologici, è probabile l’innesco di catene di eventi, impatti e danni devastanti per il sistema urbano o territoriale investito e totalmente diversi da quelli causati dal solo evento naturale. Tali catene di eventi, impatti e danni prendono il nome di eventi na-tech. Gli eventi na-tech includono l’insieme degli incidenti tecnologici, quali esplosioni, incendi e rilasci tossici, che possono verificarsi all’interno di complessi industriali, lungo reti di distribuzione o anche all’interno di laboratori che trattano materiali pericolosi, in conseguenza di eventi calamitosi di origine naturale. Sebbene si possa pensare che tali combinazioni di eventi abbiano una probabilità di accadimento trascurabile, molti studi (MAHB, 2003; Young, 2002) confermano che il numero e l’intensità degli eventi na-tech è in costante crescita anche a seguito dello sviluppo e dell’aumento di complessità degli insediamenti umani. L’aumento di tali eventi è funzione della commistione di usi del suolo tra loro incompatibili e della localizzazione di attività pericolose in aree esposte a fattori di pericolosità naturale. A partire dagli anni Novanta, “l’assunzione del paradigma di sostenibilità dello sviluppo come criterio informatore delle scelte di pianificazione alle diverse scale […] ha condotto a porre la salvaguardia dell’integrità fisica del territorio come priorità indiscussa dell’azione di governo” (Galderisi, 2004). Parallelamente, si sta assistendo ad un graduale passaggio da una cultura dell’emergenza ad una cultura della prevenzione e mitigazione dei possibili impatti di eventi potenziali (Papa, 2004). Tale passo è essenziale per il definitivo inserimento delle tematiche relative alla riduzione dei rischi negli strumenti ordinari di governo delle trasformazioni urbane e territoriali. In caso di evento na-tech, i sistemi urbani e territoriali devono far fronte contemporaneamente a differenti tipologie di sollecitazioni (naturale e tecnologica) con impatti eterogenei sugli elementi esposti. Ai danni fisici dovuti all’evento naturale innescante si aggiungono danni derivanti dall’impatto dell’incidente tecnologico. Il numero di bersagli coinvolto nell’impatto e la complessità delle relazioni di interdipendenza tra di essi inducono danni sistemici aggiuntivi. Un fattore di pericolosità naturale può inoltre innescare più incidenti tecnologici, simultaneamente, su un’ampia area, con conseguenze che possono estendersi ad aree anche molto distanti dal punto di innesco. Tale insieme di eventi contestuali e contemporanei comporta un notevole sovraccarico per il sistema di risposta all’emergenza, generalmente dimensionato per far fronte a singoli eventi. Le peculiari caratteristiche degli eventi na-tech evidenziano l’inadeguatezza dei correnti approcci multi-hazard o multi-rischio, basati sulla sovrapposizione di mappe di pericolosità o di rischio elaborate attraverso approcci settoriali. Sembrano invece più efficaci studi mirati alla prefigurazione di catene di eventi, impatti e danni che possono generarsi dall’interazione tra evento naturale innescante e incidente tecnologico. Sulla base delle considerazioni esposte, il lavoro è stato orientato alla messa a punto di metodi e tecniche per la conoscenza e la prefigurazione di eventi na-tech a supporto della definizione di strategie urbanistiche per la prevenzione e mitigazione di tali eventi.

Sistemi urbani ed eventi na-tech. Un contributo urbanistico alla messa a punto di metodi e tecniche per la conoscenza, la prevenzione e la mitigazione

GALDERISI, Adriana
2007

Abstract

Terremoti, alluvioni, tsunami e tornado sono solo alcuni dei possibili eventi naturali che possono colpire territori e comunità, causando ingenti danni ai beni materiali e perdite in termini di vite umane. L’intensa urbanizzazione del territorio comporta inevitabilmente la presenza dell’uomo in aree esposte a tali fenomeni. Se lo sviluppo dei sistemi urbani e territoriali non è basato su un’elevata conoscenza delle dinamiche naturali (Marsh, 1988; Mc Harg, 1997), molto alta è la probabilità che un evento naturale, seppur di piccola intensità, possa tramutarsi in disastro, causando grandi perdite. Inoltre, se tra i bersagli dell’evento naturale ci sono elementi che potenzialmente possono essere fonte di incidenti tecnologici, è probabile l’innesco di catene di eventi, impatti e danni devastanti per il sistema urbano o territoriale investito e totalmente diversi da quelli causati dal solo evento naturale. Tali catene di eventi, impatti e danni prendono il nome di eventi na-tech. Gli eventi na-tech includono l’insieme degli incidenti tecnologici, quali esplosioni, incendi e rilasci tossici, che possono verificarsi all’interno di complessi industriali, lungo reti di distribuzione o anche all’interno di laboratori che trattano materiali pericolosi, in conseguenza di eventi calamitosi di origine naturale. Sebbene si possa pensare che tali combinazioni di eventi abbiano una probabilità di accadimento trascurabile, molti studi (MAHB, 2003; Young, 2002) confermano che il numero e l’intensità degli eventi na-tech è in costante crescita anche a seguito dello sviluppo e dell’aumento di complessità degli insediamenti umani. L’aumento di tali eventi è funzione della commistione di usi del suolo tra loro incompatibili e della localizzazione di attività pericolose in aree esposte a fattori di pericolosità naturale. A partire dagli anni Novanta, “l’assunzione del paradigma di sostenibilità dello sviluppo come criterio informatore delle scelte di pianificazione alle diverse scale […] ha condotto a porre la salvaguardia dell’integrità fisica del territorio come priorità indiscussa dell’azione di governo” (Galderisi, 2004). Parallelamente, si sta assistendo ad un graduale passaggio da una cultura dell’emergenza ad una cultura della prevenzione e mitigazione dei possibili impatti di eventi potenziali (Papa, 2004). Tale passo è essenziale per il definitivo inserimento delle tematiche relative alla riduzione dei rischi negli strumenti ordinari di governo delle trasformazioni urbane e territoriali. In caso di evento na-tech, i sistemi urbani e territoriali devono far fronte contemporaneamente a differenti tipologie di sollecitazioni (naturale e tecnologica) con impatti eterogenei sugli elementi esposti. Ai danni fisici dovuti all’evento naturale innescante si aggiungono danni derivanti dall’impatto dell’incidente tecnologico. Il numero di bersagli coinvolto nell’impatto e la complessità delle relazioni di interdipendenza tra di essi inducono danni sistemici aggiuntivi. Un fattore di pericolosità naturale può inoltre innescare più incidenti tecnologici, simultaneamente, su un’ampia area, con conseguenze che possono estendersi ad aree anche molto distanti dal punto di innesco. Tale insieme di eventi contestuali e contemporanei comporta un notevole sovraccarico per il sistema di risposta all’emergenza, generalmente dimensionato per far fronte a singoli eventi. Le peculiari caratteristiche degli eventi na-tech evidenziano l’inadeguatezza dei correnti approcci multi-hazard o multi-rischio, basati sulla sovrapposizione di mappe di pericolosità o di rischio elaborate attraverso approcci settoriali. Sembrano invece più efficaci studi mirati alla prefigurazione di catene di eventi, impatti e danni che possono generarsi dall’interazione tra evento naturale innescante e incidente tecnologico. Sulla base delle considerazioni esposte, il lavoro è stato orientato alla messa a punto di metodi e tecniche per la conoscenza e la prefigurazione di eventi na-tech a supporto della definizione di strategie urbanistiche per la prevenzione e mitigazione di tali eventi.
2007
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11591/362058
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