Partendo dall'analisi di Giovanni Reale sul rapporto corpo/anima nel mondo antico, si propone un'ermeneutica simbolico-politica di antichi reperti del mondo classico. In particolare, sono presi in esame un'anfora e un cratere risalenti al "tardo geometrico" che - a giudizio dell'autore - possono rappresentare tracce ad un tempo "silenti ed espressive" di quella difficile età di transizione caratterizzata dalla nascita della polis greca, anche in conseguenza della scoperta della complessità della dimensione interiore e della prima problematizzazione filosofica di un'etica politica.

Sic incipit gloria mundi

CESARO, Antimo
2016

Abstract

Partendo dall'analisi di Giovanni Reale sul rapporto corpo/anima nel mondo antico, si propone un'ermeneutica simbolico-politica di antichi reperti del mondo classico. In particolare, sono presi in esame un'anfora e un cratere risalenti al "tardo geometrico" che - a giudizio dell'autore - possono rappresentare tracce ad un tempo "silenti ed espressive" di quella difficile età di transizione caratterizzata dalla nascita della polis greca, anche in conseguenza della scoperta della complessità della dimensione interiore e della prima problematizzazione filosofica di un'etica politica.
2016
9788863428957
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11591/334387
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