Introduzione: Le infezioni ospedaliere ( I.O.) sono causate da M.O. opportunistici o patogeni presenti in ambiente ospedaliero. Possono insorgere in soggetti immunodepressi e non i.d., in lavoratori esposti a rischio elevato. Possono essere anche letali. Le I.O. non eliminabili, possono essere ridotte dal 30% al 44% secondo la esperienza americana riferita dal NNIS System ( National Nosocomial Infection Surveillance) nel corso del decennio 1990 – 2000. Considerazioni: Sono fonti di I.O. le strutture, gli impianti di aerazione, idrici, tessuti e campioni biologici, animali, l’igiene ambientale e personale, le pratiche chirurgiche, le farmacoresistenze indotte da antibiotici, lo smaltimento dei rifiuti. Le I.O. si definiscono endogene primarie (Haemophilus influenzae, Streptococcus pneumoniae, Escherichia coli ) e secondarie ( Acinetobacter spp, Serratia spp, Klebsiella) o esogene o ambientali ( Staphylococcus Aureus, Legionella, Pseudomonas Aeruginosa). In Europa l’incidenza delle I.O. varia dal 9% della Gran Bretagna all’11,6% della Svizzera, 6,7% della Francia, 4% della Germania. In Italia da dati preliminari sull’Ospedale S. Camillo di Roma, reparto di cardiochirurgia, risulta una incidenza dell’11,5% di I.O. nel campione arruolato. La Divisione Sanità Pubblica dell’UE ha varato il progetto HELICS ( Hospital in Europe Link for Infection Control trough Surveillance) per armonizzare gli interventi degli Stati membri in materia. Gli impianti di aerazione e condizionamento possono essere responsabili di indurre diverse patologie da quelle di tipo allergico a vere e proprie infezioni ospedaliere contratte prevalentemente per via respiratoria, con particolare riferimento alla contaminazione da Legionella ( batterio Gram-negativo con dimensioni di 1,5 – 5 μ m x 0,3 – 0,9 μm). Conclusioni: il costo umano, sociale e sanitario delle I.O. in Europa è molto elevato, il suo contenimento diviene preciso obbiettivo della Unione Europea attraverso atti armonizzati tra gli Stati membri. Il controllo fisico e microbiologico secondo standardizzazione europea degli impianti di condizionamento e ricambio dell’aria ambiente nei locali assistenziali ( UNI EN ISO 14.644 – 2001), costituisce uno dei possibili interventi in grado di controllare e ridurre l’incidenza di infezioni nosocomiali
Il Controllo delle Infezioni Ospedaliere: ruolo dell'impiantistica
CAMMAROTA, Bruno;IANNOTTA, Carmela;DE SIMONE SORRENTINO, Mario
2008
Abstract
Introduzione: Le infezioni ospedaliere ( I.O.) sono causate da M.O. opportunistici o patogeni presenti in ambiente ospedaliero. Possono insorgere in soggetti immunodepressi e non i.d., in lavoratori esposti a rischio elevato. Possono essere anche letali. Le I.O. non eliminabili, possono essere ridotte dal 30% al 44% secondo la esperienza americana riferita dal NNIS System ( National Nosocomial Infection Surveillance) nel corso del decennio 1990 – 2000. Considerazioni: Sono fonti di I.O. le strutture, gli impianti di aerazione, idrici, tessuti e campioni biologici, animali, l’igiene ambientale e personale, le pratiche chirurgiche, le farmacoresistenze indotte da antibiotici, lo smaltimento dei rifiuti. Le I.O. si definiscono endogene primarie (Haemophilus influenzae, Streptococcus pneumoniae, Escherichia coli ) e secondarie ( Acinetobacter spp, Serratia spp, Klebsiella) o esogene o ambientali ( Staphylococcus Aureus, Legionella, Pseudomonas Aeruginosa). In Europa l’incidenza delle I.O. varia dal 9% della Gran Bretagna all’11,6% della Svizzera, 6,7% della Francia, 4% della Germania. In Italia da dati preliminari sull’Ospedale S. Camillo di Roma, reparto di cardiochirurgia, risulta una incidenza dell’11,5% di I.O. nel campione arruolato. La Divisione Sanità Pubblica dell’UE ha varato il progetto HELICS ( Hospital in Europe Link for Infection Control trough Surveillance) per armonizzare gli interventi degli Stati membri in materia. Gli impianti di aerazione e condizionamento possono essere responsabili di indurre diverse patologie da quelle di tipo allergico a vere e proprie infezioni ospedaliere contratte prevalentemente per via respiratoria, con particolare riferimento alla contaminazione da Legionella ( batterio Gram-negativo con dimensioni di 1,5 – 5 μ m x 0,3 – 0,9 μm). Conclusioni: il costo umano, sociale e sanitario delle I.O. in Europa è molto elevato, il suo contenimento diviene preciso obbiettivo della Unione Europea attraverso atti armonizzati tra gli Stati membri. Il controllo fisico e microbiologico secondo standardizzazione europea degli impianti di condizionamento e ricambio dell’aria ambiente nei locali assistenziali ( UNI EN ISO 14.644 – 2001), costituisce uno dei possibili interventi in grado di controllare e ridurre l’incidenza di infezioni nosocomialiI documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.