Il lavoro riguarda una procedura di “retrofit” sismico per un ponte stradale in cap a travata, in esercizio sulla strada statale SS7 “Domitiana” in Campania. Con riferimento a tale manufatto, dopo averne definito la geometria e le caratteristiche meccaniche sulla base degli elaborati di progetto, sono state condotte in primo luogo analisi di vulnerabilità sismica per valutare la sicurezza nella configurazione attuale. A tal fine è stata impiegata una procedura statica non lineare (Nonlinear Static Procedure – NSP) basata sul metodo dello spettro di capacità e degli spettri inelastici già utilizzata per altre tipologie strutturali, che ha consentito -secondo i criteri proposti dal Performance Based Earthquake Engineering (PBEE)- di correlare in modo esplicito i livelli di rischio atteso con i livelli di prestazione fissati per i differenti stati-limite considerati. Per l’adeguamento sismico del ponte è stata poi scelta una strategia di protezione sismica di tipo innovativo, che prevede l’isolamento dell’impalcato mediante impiego di dispositivi elastomerici HDRB. La progettazione del sistema di isolamento è stata condotta mediante impiego del criterio di gerarchia delle resistenze e di un approccio agli spostamenti del tipo Direct Displacement Based Design (DDBD). Il livello di sicurezza raggiunto dall’opera a seguito dell’intervento di retrofit sismico è stato infine valutato mediante analisi dinamiche time-history con integrazione diretta delle equazioni del moto, definendo opportunamente la matrice di smorzamento del sistema ed impiegando un gruppo di accelerogrammi storici le cui forme spettrali risultano coerenti con lo spettro di regolamento valido per il sito in esame.

Retrofit sismico di un ponte stradale in cap a travata

AVOSSA, Alberto Maria;MALANGONE, Pasquale
2011

Abstract

Il lavoro riguarda una procedura di “retrofit” sismico per un ponte stradale in cap a travata, in esercizio sulla strada statale SS7 “Domitiana” in Campania. Con riferimento a tale manufatto, dopo averne definito la geometria e le caratteristiche meccaniche sulla base degli elaborati di progetto, sono state condotte in primo luogo analisi di vulnerabilità sismica per valutare la sicurezza nella configurazione attuale. A tal fine è stata impiegata una procedura statica non lineare (Nonlinear Static Procedure – NSP) basata sul metodo dello spettro di capacità e degli spettri inelastici già utilizzata per altre tipologie strutturali, che ha consentito -secondo i criteri proposti dal Performance Based Earthquake Engineering (PBEE)- di correlare in modo esplicito i livelli di rischio atteso con i livelli di prestazione fissati per i differenti stati-limite considerati. Per l’adeguamento sismico del ponte è stata poi scelta una strategia di protezione sismica di tipo innovativo, che prevede l’isolamento dell’impalcato mediante impiego di dispositivi elastomerici HDRB. La progettazione del sistema di isolamento è stata condotta mediante impiego del criterio di gerarchia delle resistenze e di un approccio agli spostamenti del tipo Direct Displacement Based Design (DDBD). Il livello di sicurezza raggiunto dall’opera a seguito dell’intervento di retrofit sismico è stato infine valutato mediante analisi dinamiche time-history con integrazione diretta delle equazioni del moto, definendo opportunamente la matrice di smorzamento del sistema ed impiegando un gruppo di accelerogrammi storici le cui forme spettrali risultano coerenti con lo spettro di regolamento valido per il sito in esame.
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