Il progetto di ricerca nazionale proponeva di ‘ripensare il rapporto che si instaura tra città / gruppo etnico / territorio’, e di indagare sulle possibili risposte date al comune, ma tuttavia differenziato, ‘bisogno di abitare’. In questo senso all’interno dell’unità di ricerca si è ritenuto necessario indagare su di un bisogno diverso, ma ugualmente urgente, perché da esso, sembra dipendere la stessa esistenza dello ‘spazio mediterraneo’. Se, infatti, non appare possibile aggiungere nulla al ‘già detto’ sul Mediterraneo, appare invece necessario e sensato provare a riguardare al Mediterraneo cambiando punto di osservazione e provando a descriverne le vicende abbandonando quelle direzioni privilegiate e quei punti di vista obbligati attraverso cui l’intera vicenda del Mediterraneo è stata letta, narrata, giudicata. Una considerazione prende, infatti, rilievo tra le altre. Quella che ha a che fare con la evidente mancanza di ‘simmetria’ nel modo di concepire la storia stessa del Mediterraneo - e di rappresentarla, nel senso più ampio del termine, - da parte delle sue due sponde. Questa ‘asimmetria’ tra le percezioni e i valori dei popoli che abitano le due rive - che è poi la percezione stessa del modo di intendere lo spazio e il tempo della storia - rappresenta oggi una delle più tenaci barriere per i processi di integrazione e pacificazione del bacino Mediterraneo. Qualcuno le ha definite ‘barriere invisibili’. Ed è proprio qui che il tema di ricerca trova la sua definitiva chiave di lettura. Come è possibile rappresentare e dunque ‘rendere visibile’ questa condizione? Come si può rappresentare in modo simmetrico lo ‘spazio Mediterraneo’? E come raccontare di traiettorie del pensiero che, contro quella che appare la incontrovertibile legge di gravitazione dell’intero sistema mediterraneo, si orientino da Sud a Nord e in questo nuovo orientamente trovino la ragione di una propria identità ben delineata, moderna, capace di esportare i propri valori come valori comuni dell’intero ‘spazio mediterraneo’?

Mediterraneo capovolto. Appunti per una rappresentazione simmetrica dello spazio Mediterraneo

CIRAFICI, Alessandra
2007

Abstract

Il progetto di ricerca nazionale proponeva di ‘ripensare il rapporto che si instaura tra città / gruppo etnico / territorio’, e di indagare sulle possibili risposte date al comune, ma tuttavia differenziato, ‘bisogno di abitare’. In questo senso all’interno dell’unità di ricerca si è ritenuto necessario indagare su di un bisogno diverso, ma ugualmente urgente, perché da esso, sembra dipendere la stessa esistenza dello ‘spazio mediterraneo’. Se, infatti, non appare possibile aggiungere nulla al ‘già detto’ sul Mediterraneo, appare invece necessario e sensato provare a riguardare al Mediterraneo cambiando punto di osservazione e provando a descriverne le vicende abbandonando quelle direzioni privilegiate e quei punti di vista obbligati attraverso cui l’intera vicenda del Mediterraneo è stata letta, narrata, giudicata. Una considerazione prende, infatti, rilievo tra le altre. Quella che ha a che fare con la evidente mancanza di ‘simmetria’ nel modo di concepire la storia stessa del Mediterraneo - e di rappresentarla, nel senso più ampio del termine, - da parte delle sue due sponde. Questa ‘asimmetria’ tra le percezioni e i valori dei popoli che abitano le due rive - che è poi la percezione stessa del modo di intendere lo spazio e il tempo della storia - rappresenta oggi una delle più tenaci barriere per i processi di integrazione e pacificazione del bacino Mediterraneo. Qualcuno le ha definite ‘barriere invisibili’. Ed è proprio qui che il tema di ricerca trova la sua definitiva chiave di lettura. Come è possibile rappresentare e dunque ‘rendere visibile’ questa condizione? Come si può rappresentare in modo simmetrico lo ‘spazio Mediterraneo’? E come raccontare di traiettorie del pensiero che, contro quella che appare la incontrovertibile legge di gravitazione dell’intero sistema mediterraneo, si orientino da Sud a Nord e in questo nuovo orientamente trovino la ragione di una propria identità ben delineata, moderna, capace di esportare i propri valori come valori comuni dell’intero ‘spazio mediterraneo’?
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11591/206320
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