La disciplina dell’ecodesign, come punto di unione tra product innovation e sustainable development, si è recentemente molto evoluta. Le tecnologie, i metodi e le esperienze di ecodesign vanno moltiplicandosi nel mondo, dimostrando innanzitutto come non esista un solo approccio alla sostenibilità, ma diverse strade percorribili. Il paper individua tra i diversificati approcci al problema del design sostenibile, alcuni nodi problematici che mettono in rapporto l’aspetto ecologico con una nuova sensibilità estetica e con considerazioni sociali ed etiche. Parole d’ordine quali biocompatibilità, smaterializzazione, flessibilità, interattività, organicità, costituiscono d’altronde un codice condiviso per definire un ambiente alleggerito dall’invasione di un artificiale, considerato da un lato sicuramente distruttivo e dall’altro tristemente an-estetico. Scopo specifico del paper è analizzare se e come l’ecodesign abbia aperto la strada ad una nuova dimensione estetica e in ogni caso quale ruolo il fattore estetico svolga all’interno delle problematiche sociali e tecnologiche dell’ecodesign.Tra le diverse declinazioni dell’ecodesign si sofferma quindi l’attenzione su campi quali la bioclimatica, il design dell’energia, la comunicazione, l’interaction design, confrontando le concezioni che influenzano l’evoluzione della dimensione estetica.
Eco-design directions: evolution of the aesthetic dimension
LA ROCCA, Francesca
2008
Abstract
La disciplina dell’ecodesign, come punto di unione tra product innovation e sustainable development, si è recentemente molto evoluta. Le tecnologie, i metodi e le esperienze di ecodesign vanno moltiplicandosi nel mondo, dimostrando innanzitutto come non esista un solo approccio alla sostenibilità, ma diverse strade percorribili. Il paper individua tra i diversificati approcci al problema del design sostenibile, alcuni nodi problematici che mettono in rapporto l’aspetto ecologico con una nuova sensibilità estetica e con considerazioni sociali ed etiche. Parole d’ordine quali biocompatibilità, smaterializzazione, flessibilità, interattività, organicità, costituiscono d’altronde un codice condiviso per definire un ambiente alleggerito dall’invasione di un artificiale, considerato da un lato sicuramente distruttivo e dall’altro tristemente an-estetico. Scopo specifico del paper è analizzare se e come l’ecodesign abbia aperto la strada ad una nuova dimensione estetica e in ogni caso quale ruolo il fattore estetico svolga all’interno delle problematiche sociali e tecnologiche dell’ecodesign.Tra le diverse declinazioni dell’ecodesign si sofferma quindi l’attenzione su campi quali la bioclimatica, il design dell’energia, la comunicazione, l’interaction design, confrontando le concezioni che influenzano l’evoluzione della dimensione estetica.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.