L’attività svolta dai regi ingegneri Filippo e Martino Buonocore, padre e figlio, nella direzione dei cantieri di alcune nobili residenze napoletane, insieme a un’inedita committenza edilizia proposta dalla duchessa d’Alvito a Luigi Vanvitelli, offrono lo spunto per meglio analizzare le scelte di gusto di una committenza formata da una classe nobiliare culturalmente impegnata, aperta alle coeve esperienze europee e promotrice di innovativi stimoli artistici, nonché direttamente partecipe alla vita politica della città.

I Buonocore e la committenza nobiliare a Napoli tra Sei e Settecento

DE FALCO, Carolina
2004

Abstract

L’attività svolta dai regi ingegneri Filippo e Martino Buonocore, padre e figlio, nella direzione dei cantieri di alcune nobili residenze napoletane, insieme a un’inedita committenza edilizia proposta dalla duchessa d’Alvito a Luigi Vanvitelli, offrono lo spunto per meglio analizzare le scelte di gusto di una committenza formata da una classe nobiliare culturalmente impegnata, aperta alle coeve esperienze europee e promotrice di innovativi stimoli artistici, nonché direttamente partecipe alla vita politica della città.
2004
88-495-1011-X
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