I siti reali borbonici nascono come il frutto di una politica attenta e lungimirante, che perseguiva molteplici obiettivi; il più rilevante dal punto di vista socio-economico, era la realizzazione di centri di sviluppo estesi a tutto il Regno di Napoli. Con una diffusione capillare hanno origine in ogni dove del territorio del regno, cominciando da quello sulla collina di Capodimonte in Napoli a quello presso il cratere spento degli Astroni e presso la conca di Agnano o il litorale di Licola e presso l’isola di Procida, a quello vicino il lago di Patria, Cardito, Calvi, Maddaloni, Caiazzo, Persano, San Leucio e Carditello e tutta la campagna vesuviana da Portici a Torre del Greco; tutti in diretta dipendenza dalle sedi reali di Napoli e Caserta.
Le fabbriche immateriali. La rete dei siti borbonici in Campania
PISACANE, Nicola
2007
Abstract
I siti reali borbonici nascono come il frutto di una politica attenta e lungimirante, che perseguiva molteplici obiettivi; il più rilevante dal punto di vista socio-economico, era la realizzazione di centri di sviluppo estesi a tutto il Regno di Napoli. Con una diffusione capillare hanno origine in ogni dove del territorio del regno, cominciando da quello sulla collina di Capodimonte in Napoli a quello presso il cratere spento degli Astroni e presso la conca di Agnano o il litorale di Licola e presso l’isola di Procida, a quello vicino il lago di Patria, Cardito, Calvi, Maddaloni, Caiazzo, Persano, San Leucio e Carditello e tutta la campagna vesuviana da Portici a Torre del Greco; tutti in diretta dipendenza dalle sedi reali di Napoli e Caserta.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.