Le successioni carbonatiche tardo-cretaciche affioranti in Italia centro-meridionale e in Istria furono depositate su piattaforme aperte con morfologie di tipo rampa, dominate da associazioni bentoniche foramol. Le rudiste colonizzarono tutti gli ambienti fornendo, per bioerosione, la maggior parte del detrito scheletrico, prevalentemente calcitico e pertanto non coinvolto in significativi processi di cementazione precoce. L’arrangiamento sedimentario dei risultanti fondali mobili fu controllato da onde e correnti indotte da venti e tempeste. Differenti associazioni bentoniche, geometrie deposizionali e attributi tafonomici dei litosomi a rudiste caratterizzarono contesti idrodinamici di bassa e alta energia. Per meglio verificare queste caratteristiche su tutte le successioni studiate, è stato importato in MS ACCESS il database sulle rudiste proposto da STEUBER AND LÖSER (2000) e STEUBER (2003), aggiornato con dati inediti e implementato con dati relativi alla stratigrafia delle concentrazioni a rudiste, secondo gli schemi di KIDWELL (1991), e alle caratteristiche distintive dei due settori idrodinamici. La gestione dei dati in un progetto GIS può consentire anche considerazioni paleogeografiche e regionali.

Sedimentological and taphonomic characterization of rudist-dominated Senonian carbonate shelves (central-southerm Apennines)

RUBERTI, Daniela;VIGLIOTTI, Marco
2008

Abstract

Le successioni carbonatiche tardo-cretaciche affioranti in Italia centro-meridionale e in Istria furono depositate su piattaforme aperte con morfologie di tipo rampa, dominate da associazioni bentoniche foramol. Le rudiste colonizzarono tutti gli ambienti fornendo, per bioerosione, la maggior parte del detrito scheletrico, prevalentemente calcitico e pertanto non coinvolto in significativi processi di cementazione precoce. L’arrangiamento sedimentario dei risultanti fondali mobili fu controllato da onde e correnti indotte da venti e tempeste. Differenti associazioni bentoniche, geometrie deposizionali e attributi tafonomici dei litosomi a rudiste caratterizzarono contesti idrodinamici di bassa e alta energia. Per meglio verificare queste caratteristiche su tutte le successioni studiate, è stato importato in MS ACCESS il database sulle rudiste proposto da STEUBER AND LÖSER (2000) e STEUBER (2003), aggiornato con dati inediti e implementato con dati relativi alla stratigrafia delle concentrazioni a rudiste, secondo gli schemi di KIDWELL (1991), e alle caratteristiche distintive dei due settori idrodinamici. La gestione dei dati in un progetto GIS può consentire anche considerazioni paleogeografiche e regionali.
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