Il colore costituisce un elemento fondamentale nella lettura e nella definizione di una nuova qualità ambientale, in quanto alla situazione di degrado dello spazio urbano delle nostre città contribuiscono in maniera rilevante le colorazioni dell’ambiente costruito. I piani del colore, oltre per l’estrema visibilità ed estensione del loro esito e la complessità delle implicazioni, vi sono anche problematiche di carattere politico decisionale sul tipo d’intervento: i tecnici preposti a tali elaborazioni devono il più delle volte, applicare le scelte suggerite dai politici che governano quel territorio, determinando l’immagine definitiva dell’identità di un determinato luogo. Il Piano si caratterizza quindi come uno strumento di coordinamento degli interventi di manutenzione, ristrutturazione e risanamento dei paramenti murari, comprendendo non solo le superfici a tinteggio, ma l’insieme delle componenti del progetto architettonico quali legni, ferrame e tutto quanto concorre a formare la percezione cromatica delle unità edilizie. Esso non deve rappresentare “semplicemente” una regola delle gradazioni cromatiche che derivano dalla storia (qual è il colore della città storica e quale deve essere la soglia temporale per definire i termini di recupero dell’immagine della città), ma attiene anche al sistema percettivo della città, al rapporto tra spazio aperto e volumi costruiti, alle destinazioni funzionali degli edifici (o parti di essi). Il colore può essere imposto o proposto secondo i diversi gradi di libertà di scelta lasciati al tecnico e al cittadino.

Il Disegno della Città. Colore Imposto e Colore Proposto.

CONVERTI, Fabio
2005

Abstract

Il colore costituisce un elemento fondamentale nella lettura e nella definizione di una nuova qualità ambientale, in quanto alla situazione di degrado dello spazio urbano delle nostre città contribuiscono in maniera rilevante le colorazioni dell’ambiente costruito. I piani del colore, oltre per l’estrema visibilità ed estensione del loro esito e la complessità delle implicazioni, vi sono anche problematiche di carattere politico decisionale sul tipo d’intervento: i tecnici preposti a tali elaborazioni devono il più delle volte, applicare le scelte suggerite dai politici che governano quel territorio, determinando l’immagine definitiva dell’identità di un determinato luogo. Il Piano si caratterizza quindi come uno strumento di coordinamento degli interventi di manutenzione, ristrutturazione e risanamento dei paramenti murari, comprendendo non solo le superfici a tinteggio, ma l’insieme delle componenti del progetto architettonico quali legni, ferrame e tutto quanto concorre a formare la percezione cromatica delle unità edilizie. Esso non deve rappresentare “semplicemente” una regola delle gradazioni cromatiche che derivano dalla storia (qual è il colore della città storica e quale deve essere la soglia temporale per definire i termini di recupero dell’immagine della città), ma attiene anche al sistema percettivo della città, al rapporto tra spazio aperto e volumi costruiti, alle destinazioni funzionali degli edifici (o parti di essi). Il colore può essere imposto o proposto secondo i diversi gradi di libertà di scelta lasciati al tecnico e al cittadino.
2005
88-495-0913-8
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11591/170857
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