Il contrasto di quantità ha origine dal rapporto quantitativo di due o più colori e nessun colore risalta più di un altro se tale rapporto è equilibrato. Considerando come parametro l’intensità, inteso come la luminosità riferita ad uno sfondo grigio di luminosità media, i valori dei rapporti reciproci tra colori primari e secondari della sintesi sottrattiva, giallo:arancio:rosso:viola:blu:verde riferiti da Itten che li attribuisce a Goethe sono, nell’ordine: 9:8:6:3:4:6 [1]. È da sottolineare in questo contesto che una dettagliata ricerca su tale argomento lascia piuttosto supporre che la paternità di tali valori sia da attribuire a Schopenhauer [2-6]. Egli però non basa le sue considerazioni sull’intensità ma sulla quantità di energia che raggiunge la retina dell’osservatore. Lo studio realizzato ha avuto come obiettivo principale la verifica di tale enunciato riguardante i rapporti esistenti tra i tre primari ed i tre secondari della sintesi sottrattiva mediante la specificazione del colore con il metodo spettrofotometrico [7]. La valutazione dell’intensità considerata da Itten è stata effettuata, con lo stesso protocollo di misura [8-9] sugli stessi campioni in due Centri di Ricerca, BENECON SCaRL e PH3DRA labs, sulla base dei valori di E* (CIELAB1976) considerando come target i valori misurati sul riferimento per il minimo di luminosità (standard utilizzato per l’adjustment del nero). I risultati ottenuti hanno confermato quanto atteso in termini di andamento qualitativo dei valori dei rapporti reciproci dei sei.

Il contrasto di quantità nella Teoria di Itten: la spettofotometria per la verifica degli enunciati

Martusciello S.;Morelli M. D.;
2016

Abstract

Il contrasto di quantità ha origine dal rapporto quantitativo di due o più colori e nessun colore risalta più di un altro se tale rapporto è equilibrato. Considerando come parametro l’intensità, inteso come la luminosità riferita ad uno sfondo grigio di luminosità media, i valori dei rapporti reciproci tra colori primari e secondari della sintesi sottrattiva, giallo:arancio:rosso:viola:blu:verde riferiti da Itten che li attribuisce a Goethe sono, nell’ordine: 9:8:6:3:4:6 [1]. È da sottolineare in questo contesto che una dettagliata ricerca su tale argomento lascia piuttosto supporre che la paternità di tali valori sia da attribuire a Schopenhauer [2-6]. Egli però non basa le sue considerazioni sull’intensità ma sulla quantità di energia che raggiunge la retina dell’osservatore. Lo studio realizzato ha avuto come obiettivo principale la verifica di tale enunciato riguardante i rapporti esistenti tra i tre primari ed i tre secondari della sintesi sottrattiva mediante la specificazione del colore con il metodo spettrofotometrico [7]. La valutazione dell’intensità considerata da Itten è stata effettuata, con lo stesso protocollo di misura [8-9] sugli stessi campioni in due Centri di Ricerca, BENECON SCaRL e PH3DRA labs, sulla base dei valori di E* (CIELAB1976) considerando come target i valori misurati sul riferimento per il minimo di luminosità (standard utilizzato per l’adjustment del nero). I risultati ottenuti hanno confermato quanto atteso in termini di andamento qualitativo dei valori dei rapporti reciproci dei sei.
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