Sistemi Early Warning possono essere introdotti a protezione dei centri abitati colpiti da colate di fango indotte da precipitazioni meteoriche in pendii ricoperti da depositi di natura piroclastica. Tali sistemi possono contenere modelli della risposta dei pendii semplificati basati su soglie d’innesco pluviometriche o contenere modelli più o meno complessi di comportamento dei pendii in grado di seguire i fenomeni fisici alla base tanto dell’innesco (processi di infiltrazione) quanto della loro evoluzione post-rottura (evoluzione in colata di fango). Nell’articolo vengono presentati i risultati sperimentali ottenuti per due siti campione presenti in Campania (Cervinara e Sarno). Sulla base di indagini in sito e di laboratorio, di prove di infiltrazione su modelli fisici di pendio in piccola scala e di dati provenienti dai sistemi di monitoraggio, vengono definite le relazioni tra suzione e resistenza al taglio, le curve di ritenzione idrica e le funzioni di permeabilità. Tali elementi costituiscono “ingredienti essenziali” per la definizione di modelli idro-geotecnici che tengano conto della reale natura dei terreni piroclastici e degli effetti che le condizioni di parziale saturazione hanno sulla risposta dei pendii all’infiltrazione delle acque meteoriche. Tali ingredienti consentiranno l’adeguamento degli attuali sistemi Early Warning migliorandone la capacità previsionale con un evidente vantaggio in termini di contenimento del rischio di falsi o intempestivi allarmi; ciò a fronte di costi per lo più già sostenuti.
“Ingredienti essenziali” di un sistema Early Warning per l’innesco di colate di fango in coltri di natura pirocalstica: resistenza a taglio in condizioni di parziale saturazione e curve di ritenzione idrica
DAMIANO, Emilia;GRECO, Roberto;OLIVARES, Lucio
2014
Abstract
Sistemi Early Warning possono essere introdotti a protezione dei centri abitati colpiti da colate di fango indotte da precipitazioni meteoriche in pendii ricoperti da depositi di natura piroclastica. Tali sistemi possono contenere modelli della risposta dei pendii semplificati basati su soglie d’innesco pluviometriche o contenere modelli più o meno complessi di comportamento dei pendii in grado di seguire i fenomeni fisici alla base tanto dell’innesco (processi di infiltrazione) quanto della loro evoluzione post-rottura (evoluzione in colata di fango). Nell’articolo vengono presentati i risultati sperimentali ottenuti per due siti campione presenti in Campania (Cervinara e Sarno). Sulla base di indagini in sito e di laboratorio, di prove di infiltrazione su modelli fisici di pendio in piccola scala e di dati provenienti dai sistemi di monitoraggio, vengono definite le relazioni tra suzione e resistenza al taglio, le curve di ritenzione idrica e le funzioni di permeabilità. Tali elementi costituiscono “ingredienti essenziali” per la definizione di modelli idro-geotecnici che tengano conto della reale natura dei terreni piroclastici e degli effetti che le condizioni di parziale saturazione hanno sulla risposta dei pendii all’infiltrazione delle acque meteoriche. Tali ingredienti consentiranno l’adeguamento degli attuali sistemi Early Warning migliorandone la capacità previsionale con un evidente vantaggio in termini di contenimento del rischio di falsi o intempestivi allarmi; ciò a fronte di costi per lo più già sostenuti.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.