Un antico manoscritto risalente alla prima metà del XVII secolo, fortunosamente ritrovato, riporta alla luce un'ipotetica trascrizione di un breve scritto campanelliano perduto. Forse una seconda appendice al "De Politica", una sorta di sequel de "La Città del sole". Il testo si ricollega, infatti, al più noto scritto utopico del frate calabrese per la forma dialogica adottata, per lo stile, i protagonisti della discussione e il sofferto tentativo di debellare "i tre mali estremi: tirannide, sofismi e ipocrisia".

Tommaso Campanella. La repubblica di Bananab. Una critica secentesca all'Italia del duemila

CESARO, Antimo
2011

Abstract

Un antico manoscritto risalente alla prima metà del XVII secolo, fortunosamente ritrovato, riporta alla luce un'ipotetica trascrizione di un breve scritto campanelliano perduto. Forse una seconda appendice al "De Politica", una sorta di sequel de "La Città del sole". Il testo si ricollega, infatti, al più noto scritto utopico del frate calabrese per la forma dialogica adottata, per lo stile, i protagonisti della discussione e il sofferto tentativo di debellare "i tre mali estremi: tirannide, sofismi e ipocrisia".
2011
9788860429223
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