I paradigmi e gli sviluppi sperimentali della biologia contemporanea hanno aperto nuove vie e prospettive inedite per possibili relazioni tra progetto e scienze del vivente, configurando uno scenario aperto e trasversale nel quale si colloca il nuovo approccio progettuale prospettato dall’autrice: l’hybrid design. Nell’hybrid design non è implicito nessun determinismo biologico, ma un’idea dei processi naturali basata su dinamiche plurali di evoluzione; il rapporto tra progettazione e natura, tra design e biologia rappresenta, perciò, dal punto di vista dell’hybrid design, un campo complesso e multiforme di ricerca. È quindi innanzitutto un ambito altamente interdisciplinare al quale partecipano diverse competenze in diversi settori quali, oltre la biologia, l’ingegneria, la fisica, la chimica, le scienze dell’informazione, il disegno industriale. L’hybrid design si spinge oltre l’imitazione della natura e delle sue logiche dando luogo a prodotti appunto ibridi, che “reinterpretano” criticamente il mondo naturale, costruendo un universo di oggetti parallelo, con logiche, comportamenti e strutture nuovi, generati dall’integrazione tra tecnologia e biologia e dalla risposta a esigenze e stili di vita altrettanto ibridi. Questo libro è il frutto di una sistematizzazione delle sperimentazioni e delle ricerche contemporanee più interessanti ai fini della costruzione di uno scenario di strategie “ibride” che possano essere applicate al settore del design dei prodotti industriali. Per raggiungere questo obiettivo l’autrice ha svolto un’ampia indagine sui metodi di integrazione interdisciplinare e sulle loro opportunità di trasferimento nell’ambito del design. Il risultato è quindi un contributo critico che offre un ventaglio di strumenti metodologici suggerendo un iter progettuale per la realizzazione di prodotti “ibridi”.

Hybrid design. Progettare tra tecnologia e natura

LANGELLA Carla
2007

Abstract

I paradigmi e gli sviluppi sperimentali della biologia contemporanea hanno aperto nuove vie e prospettive inedite per possibili relazioni tra progetto e scienze del vivente, configurando uno scenario aperto e trasversale nel quale si colloca il nuovo approccio progettuale prospettato dall’autrice: l’hybrid design. Nell’hybrid design non è implicito nessun determinismo biologico, ma un’idea dei processi naturali basata su dinamiche plurali di evoluzione; il rapporto tra progettazione e natura, tra design e biologia rappresenta, perciò, dal punto di vista dell’hybrid design, un campo complesso e multiforme di ricerca. È quindi innanzitutto un ambito altamente interdisciplinare al quale partecipano diverse competenze in diversi settori quali, oltre la biologia, l’ingegneria, la fisica, la chimica, le scienze dell’informazione, il disegno industriale. L’hybrid design si spinge oltre l’imitazione della natura e delle sue logiche dando luogo a prodotti appunto ibridi, che “reinterpretano” criticamente il mondo naturale, costruendo un universo di oggetti parallelo, con logiche, comportamenti e strutture nuovi, generati dall’integrazione tra tecnologia e biologia e dalla risposta a esigenze e stili di vita altrettanto ibridi. Questo libro è il frutto di una sistematizzazione delle sperimentazioni e delle ricerche contemporanee più interessanti ai fini della costruzione di uno scenario di strategie “ibride” che possano essere applicate al settore del design dei prodotti industriali. Per raggiungere questo obiettivo l’autrice ha svolto un’ampia indagine sui metodi di integrazione interdisciplinare e sulle loro opportunità di trasferimento nell’ambito del design. Il risultato è quindi un contributo critico che offre un ventaglio di strumenti metodologici suggerendo un iter progettuale per la realizzazione di prodotti “ibridi”.
2007
9788846483461
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11591/161763
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