La ricerca ha ad oggetto la relazione fra strumentazione urbanistica ed interesse pubblico. In particolare, essa si pone l’obiettivo di studiare il ‘ruolo’ che lo strumento di pianificazione generale del territorio assume nella complessa opera, da un lato, di individuazione/fissazione in astratto, e, dall’altro, di determinazione concreta, dell’interesse pubblico. L’indagine muove da una ricognizione del dato giurisprudenziale – e della dottrina che tale dato ha elaborato – relativamente al doppio profilo della natura giuridica e del regime del piano regolatore generale. A tal fine si esaminano, in dettaglio, le pronunce dei giudici, tanto ordinari (civili e penali) quanto amministrativi, classificandole sistematicamente in due gruppi: nel primo vengono collocate tutte le decisioni che tentano una ricostruzione in chiave dogmatica della natura giuridica del piano generale; nel secondo, invece, quelle (in numero maggiore delle prime) nelle quali il giudice, per nulla soffermandosi ad indagare la natura del piano (che viene evidentemente data per presupposta), comunque applica – ovvero esclude di applicare – (uno, più d’uno, o tutti) i caratteri che connotano il regime giuridico proprio dell’atto normativo. In particolare, con metodo induttivo, s’intende ricavare dalle decisioni dei giudici, e dalla elaborazione teorica di queste ad opera della dottrina, il ruolo giocato dal piano regolatore generale nella individuazione e/o determinazione dell’interesse pubblico. È infatti agevole osservare che dal riconoscimento della natura normativa del piano generale potrebbe inferirsi la sua capacità di concorrere alla individuazione/fissazione dell’interesse pubblico, laddove, per converso, dal riconoscimento della natura provvedimentale potrebbe farsi discendere la sua attitudine a determinare in concreto l’interesse pubblico aliunde definito in astratto.
Interesse pubblico e strumentazione urbanistica. L'interesse pubblico nell'interpretazione dottrinale del contributo giurisprudenziale su natura giuridica e regime del piano regolatore generale
MARTINI, Giovanni
2007
Abstract
La ricerca ha ad oggetto la relazione fra strumentazione urbanistica ed interesse pubblico. In particolare, essa si pone l’obiettivo di studiare il ‘ruolo’ che lo strumento di pianificazione generale del territorio assume nella complessa opera, da un lato, di individuazione/fissazione in astratto, e, dall’altro, di determinazione concreta, dell’interesse pubblico. L’indagine muove da una ricognizione del dato giurisprudenziale – e della dottrina che tale dato ha elaborato – relativamente al doppio profilo della natura giuridica e del regime del piano regolatore generale. A tal fine si esaminano, in dettaglio, le pronunce dei giudici, tanto ordinari (civili e penali) quanto amministrativi, classificandole sistematicamente in due gruppi: nel primo vengono collocate tutte le decisioni che tentano una ricostruzione in chiave dogmatica della natura giuridica del piano generale; nel secondo, invece, quelle (in numero maggiore delle prime) nelle quali il giudice, per nulla soffermandosi ad indagare la natura del piano (che viene evidentemente data per presupposta), comunque applica – ovvero esclude di applicare – (uno, più d’uno, o tutti) i caratteri che connotano il regime giuridico proprio dell’atto normativo. In particolare, con metodo induttivo, s’intende ricavare dalle decisioni dei giudici, e dalla elaborazione teorica di queste ad opera della dottrina, il ruolo giocato dal piano regolatore generale nella individuazione e/o determinazione dell’interesse pubblico. È infatti agevole osservare che dal riconoscimento della natura normativa del piano generale potrebbe inferirsi la sua capacità di concorrere alla individuazione/fissazione dell’interesse pubblico, laddove, per converso, dal riconoscimento della natura provvedimentale potrebbe farsi discendere la sua attitudine a determinare in concreto l’interesse pubblico aliunde definito in astratto.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.