Edizione degli scavi condotti nella Magna turris con ampio e dettagliato resoconto delle ricerche svolte nella vasta area murata circostante il castello. Le ricerche hanno consentito di individuare la complessa stratigrafia del sito nel quale la prima presenza insediativa è costituita da un villaggio di capanne in uso fra VI e VII secolo. Fra VII e VIII si registra la formazione di un'azienda agricola mentre nel IX secolo Montella diventa la sede fortificata di un gastaldato longobardo afferente al ducato di Benevento. Dopo il disastroso terremoto del 989 l'insediamento verrà ristrutturato dai Normanni che ne faranno la sede di un loro castello. Così, nel XII secolo viene costruita la Magna turris, su 4 piani, che incorpora le strutture superstiti della residenza del gastaldo, fra le quali la grande cisterna da oltre 110.000 litri. Grandi trasformazioni nell'area murata e nel castello si devono a Carlo II d'Angio e ai principi della casa di Taranto che strutturarono un giardino con acquedotti e fontane e un parco nei quali si svolgevano attività ludiche e cacce. Nel volume sono pubblicati i materiali archeologici (ceramica, oggetti in pietra e in ferro) rinvenuti nello scavo del donjon. Il volume è corredato da un'ampia documentazione grafica e fotografica inerente gli scavi, le architetture e i manufatti mobili. Numerose pagine sono dedicate al parco (e più in generale ai parchi del XII-XV secolo) e agli acquedotti di cui è stato individuato il tracciato fino alla sorgente.

Montella: ricerche archeologiche nel donjon e nell'area murata (1980-92 e 2005-07)

ROTILI, Marcello;
2011

Abstract

Edizione degli scavi condotti nella Magna turris con ampio e dettagliato resoconto delle ricerche svolte nella vasta area murata circostante il castello. Le ricerche hanno consentito di individuare la complessa stratigrafia del sito nel quale la prima presenza insediativa è costituita da un villaggio di capanne in uso fra VI e VII secolo. Fra VII e VIII si registra la formazione di un'azienda agricola mentre nel IX secolo Montella diventa la sede fortificata di un gastaldato longobardo afferente al ducato di Benevento. Dopo il disastroso terremoto del 989 l'insediamento verrà ristrutturato dai Normanni che ne faranno la sede di un loro castello. Così, nel XII secolo viene costruita la Magna turris, su 4 piani, che incorpora le strutture superstiti della residenza del gastaldo, fra le quali la grande cisterna da oltre 110.000 litri. Grandi trasformazioni nell'area murata e nel castello si devono a Carlo II d'Angio e ai principi della casa di Taranto che strutturarono un giardino con acquedotti e fontane e un parco nei quali si svolgevano attività ludiche e cacce. Nel volume sono pubblicati i materiali archeologici (ceramica, oggetti in pietra e in ferro) rinvenuti nello scavo del donjon. Il volume è corredato da un'ampia documentazione grafica e fotografica inerente gli scavi, le architetture e i manufatti mobili. Numerose pagine sono dedicate al parco (e più in generale ai parchi del XII-XV secolo) e agli acquedotti di cui è stato individuato il tracciato fino alla sorgente.
2011
978-88-6419-056-3
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