La "Dama con liocorno" è il nome attribuito ad una enigmatica fanciulla dipinta da Raffaello e inaspettamente ricomparsa, in seguito ad un restauro della prima metà del Novecento, sotto le mentite spoglire di una Santa Caterina d'Alessandria. La sua identificazione è, a tutt'oggi, impossibile e ancor più complicata dalla presenza, sul grembo della giovinetta, di un misterioso unicorno. Una creatura fantastica ed uno dei simboli più amati del Medioevo europeo. Un animale mitico, che ha assunto, nel tempo, molteplici significati, nella iconografia e nella iconologia laica e religiosa dell'arte europea, occupandone un posto di assoluto prestigio. Fino al punto di divenire una sorta di "allegoria Christi", che rafforzava la già consolidata tradizione sulle capacità medicamentose (e allegoricamente redentrici) del corno dell'animale, cui si attribuiva la capacità salvifica di neutralizzare i veleni (e metaforicamente i peccati). Il volume assume la valenza di un vero e proprio percorso di ermeneutica simbolica, compendiando in sè approcci interpretativi che si richiamano alla storia dell'arte, all'antropologia culturale e alla filosofia delle scienze sociali.
Arcana tabula. Il pittore. La dama. Il liocorno
CESARO, Antimo
2014
Abstract
La "Dama con liocorno" è il nome attribuito ad una enigmatica fanciulla dipinta da Raffaello e inaspettamente ricomparsa, in seguito ad un restauro della prima metà del Novecento, sotto le mentite spoglire di una Santa Caterina d'Alessandria. La sua identificazione è, a tutt'oggi, impossibile e ancor più complicata dalla presenza, sul grembo della giovinetta, di un misterioso unicorno. Una creatura fantastica ed uno dei simboli più amati del Medioevo europeo. Un animale mitico, che ha assunto, nel tempo, molteplici significati, nella iconografia e nella iconologia laica e religiosa dell'arte europea, occupandone un posto di assoluto prestigio. Fino al punto di divenire una sorta di "allegoria Christi", che rafforzava la già consolidata tradizione sulle capacità medicamentose (e allegoricamente redentrici) del corno dell'animale, cui si attribuiva la capacità salvifica di neutralizzare i veleni (e metaforicamente i peccati). Il volume assume la valenza di un vero e proprio percorso di ermeneutica simbolica, compendiando in sè approcci interpretativi che si richiamano alla storia dell'arte, all'antropologia culturale e alla filosofia delle scienze sociali.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.