Nell'Europa del Settecento le regge, simbolo degli splendori e del mecenatismo delle monarchie, rappresentano l'elemento più tangibile della grandiosità delle dinastie che le hanno volute e vissute, tra queste la Reggia di Caserta. La sua storia ha inizio il 28 agosto del 1750 quando Carlo di Borbone, Re delle Due Sicilie, acquista dagli eredi della nobile famiglia degli Acquaviva il territorio pianeggiante ai piedi dei monti Tifatini per la realizzazione di un progetto che da tempo il sovrano accarezzava, per la riorganizzazione militare ed amministrativa del regno. Era un’iniziativa che non voleva limitarsi ad edificare una reggia, che potesse competere per splendore con quella di Versailles, ma che puntava a dare al regno una nuova capitale, lontana dal mare e dalle offese che da questo potevano venire. Una città nuova, della quale il Palazzo Reale costituisse il centro propulsore ed amministrativo per lo sviluppo. Quindi un progetto ambizioso, per il quale si rendeva necessario assumere un architetto all'altezza del compito. Il prescelto fu un architetto di origine olandese Luigi Vanvitelli, a quel tempo impegnato in lavori di restauro per conto del Vaticano.

Rilevare e Conoscere: il Real Sito di San Leucio.

CONVERTI, Fabio
2006

Abstract

Nell'Europa del Settecento le regge, simbolo degli splendori e del mecenatismo delle monarchie, rappresentano l'elemento più tangibile della grandiosità delle dinastie che le hanno volute e vissute, tra queste la Reggia di Caserta. La sua storia ha inizio il 28 agosto del 1750 quando Carlo di Borbone, Re delle Due Sicilie, acquista dagli eredi della nobile famiglia degli Acquaviva il territorio pianeggiante ai piedi dei monti Tifatini per la realizzazione di un progetto che da tempo il sovrano accarezzava, per la riorganizzazione militare ed amministrativa del regno. Era un’iniziativa che non voleva limitarsi ad edificare una reggia, che potesse competere per splendore con quella di Versailles, ma che puntava a dare al regno una nuova capitale, lontana dal mare e dalle offese che da questo potevano venire. Una città nuova, della quale il Palazzo Reale costituisse il centro propulsore ed amministrativo per lo sviluppo. Quindi un progetto ambizioso, per il quale si rendeva necessario assumere un architetto all'altezza del compito. Il prescelto fu un architetto di origine olandese Luigi Vanvitelli, a quel tempo impegnato in lavori di restauro per conto del Vaticano.
2006
88-7431-328-4
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11591/161713
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact