Nella nozione di “frode fiscale” si suole genericamente comprendere tutti i comportamenti di alterazione della realtà attraverso i quali i contribuenti infedeli perseguono la finalità di sottrarsi all’adempimento dell’obbligo costituzionale previsto di concorrere alle spese pubbliche in ragione della capacità contributiva. A sua volta l’espressione “falso in bilancio” viene adoperata per indicata tutte le forme di falsa rappresentazione della situazione sociale, che in molti casi costituiscono lo strumento illecito attraverso il quale l’impresa societaria si prefigge di evadere gli obblighi contributivi. Per entrambe le figure si imponeva l’esigenza di una in equivoca tipizzazione delle singole fattispecie, specificando nei confini, finalità perseguita dalle rispettive riforme del 2000 e del 2002, con incerti risultati, come dimostra il permanere di contrastanti interpretazioni sui limiti della configurabilità del concorso tra frode fiscale e falso in bilancio. In premessa il saggio esamina il problema della determinazione dell’ambito, ancora oggi troppo vago ed indeterminato, del “diritto penale dell’economia” nel quale tuttavia vanno a pieno titolo inseriti sia la frode fiscale che il falso in bilancio. Viene quindi esaminata la evoluzione delle relative normative attraverso l’analitico esame delle specifiche fattispecie. Il capitolo finale è dedicato all’approfondimento di quale possa essere il rapporto tra falso in bilancio e frode fiscale dopo le modifiche delle relative normative.

Frode Fiscale e Falso in Bilancio

VUOSI, Riccardo
2006

Abstract

Nella nozione di “frode fiscale” si suole genericamente comprendere tutti i comportamenti di alterazione della realtà attraverso i quali i contribuenti infedeli perseguono la finalità di sottrarsi all’adempimento dell’obbligo costituzionale previsto di concorrere alle spese pubbliche in ragione della capacità contributiva. A sua volta l’espressione “falso in bilancio” viene adoperata per indicata tutte le forme di falsa rappresentazione della situazione sociale, che in molti casi costituiscono lo strumento illecito attraverso il quale l’impresa societaria si prefigge di evadere gli obblighi contributivi. Per entrambe le figure si imponeva l’esigenza di una in equivoca tipizzazione delle singole fattispecie, specificando nei confini, finalità perseguita dalle rispettive riforme del 2000 e del 2002, con incerti risultati, come dimostra il permanere di contrastanti interpretazioni sui limiti della configurabilità del concorso tra frode fiscale e falso in bilancio. In premessa il saggio esamina il problema della determinazione dell’ambito, ancora oggi troppo vago ed indeterminato, del “diritto penale dell’economia” nel quale tuttavia vanno a pieno titolo inseriti sia la frode fiscale che il falso in bilancio. Viene quindi esaminata la evoluzione delle relative normative attraverso l’analitico esame delle specifiche fattispecie. Il capitolo finale è dedicato all’approfondimento di quale possa essere il rapporto tra falso in bilancio e frode fiscale dopo le modifiche delle relative normative.
2006
88-495-1228-7
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