Il Il lavoro delinea i tratti caratteristici di alcune forme associative nei principali ordinamenti moderni, ferma restando la generale differenza di disciplina fra i paesi di common law e i paesi di civil law. L’analisi svolta rivela, ad esempio, la sostanziale diversità delle organizzazioni nel diritto anglo-americano, in Francia e nel nostro Paese, ove l’impronta statuale non ancora si attenua soprattutto sotto il profilo del regime concessorio e del trattamento fiscale. Come emerge dall’analisi di diritto comparato, il nostro legislatore contrariamente ad altri, ad esempio quello tedesco e soprattutto quelli anglo-americano, ancora non è riuscito a definire quel percorso diretto ad una autentica “liberalizzazione” del fenomeno almeno sotto il profilo fiscale. E’ sembrato, altresì, utile procedere ad un excursus sulla struttura delle fondazioni d’impresa e sull’ammissibilità di tale figura nei vari ordinamenti europei nonchè sui più recenti modelli associativi, con particolare riferimento alle fondazioni bancarie ed universitarie. Infine, l’attenzione alla capacità patrimoniale degli enti giuridici e una disamina sui vari statuti proprietari e sui beni che ne costituiscono l’oggetto consentono di evidenziare le sostanziali diversità di concezioni e di discipline della materia nei vari ordinamenti

“Il fenomeno associativo nel diritto italiano e comparato"

Andrea Russo
2010

Abstract

Il Il lavoro delinea i tratti caratteristici di alcune forme associative nei principali ordinamenti moderni, ferma restando la generale differenza di disciplina fra i paesi di common law e i paesi di civil law. L’analisi svolta rivela, ad esempio, la sostanziale diversità delle organizzazioni nel diritto anglo-americano, in Francia e nel nostro Paese, ove l’impronta statuale non ancora si attenua soprattutto sotto il profilo del regime concessorio e del trattamento fiscale. Come emerge dall’analisi di diritto comparato, il nostro legislatore contrariamente ad altri, ad esempio quello tedesco e soprattutto quelli anglo-americano, ancora non è riuscito a definire quel percorso diretto ad una autentica “liberalizzazione” del fenomeno almeno sotto il profilo fiscale. E’ sembrato, altresì, utile procedere ad un excursus sulla struttura delle fondazioni d’impresa e sull’ammissibilità di tale figura nei vari ordinamenti europei nonchè sui più recenti modelli associativi, con particolare riferimento alle fondazioni bancarie ed universitarie. Infine, l’attenzione alla capacità patrimoniale degli enti giuridici e una disamina sui vari statuti proprietari e sui beni che ne costituiscono l’oggetto consentono di evidenziare le sostanziali diversità di concezioni e di discipline della materia nei vari ordinamenti
2010
978-88-495-1991-4
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