Negli ultimi anni, il comparto dei beni di largo consumo ha raggiunto notevoli livelli di complessità, obbligando le realtà aziendali ad una completa rivisitazione dei propri modelli gestionali ed organizzativi. Appare quanto mai evidente che le economie di scala realizzate grazie alle strategie di crescita non sono più sufficienti ad assicurare loro le indispensabili condizioni di equilibrio: a tali condotte esse sono tenute ad affiancarne altre, improntate a logiche di accentuata differenziazione, da perseguire con l’ausilio di sofisticati strumenti manageriali. Muovendo da tale constatazione e limitando l’attenzione alle imprese della grande distribuzione, il lavoro si propone di evidenziare il ruolo decisivo che in questi mutati contesti può assolvere il controllo di gestione, a condizione che durante la sua progettazione si recepiscano appieno le nuove istanze direzionali. In particolare, il crescente rilievo assunto dai punti vendita nei processi di generazione del valore, attribuibile alla loro vicinanza al cliente, induce il controllo ad accogliere, nelle sue componenti, la dimensione processuale della gestione, esplicitando le relazioni sussistenti tra i medesimi punti vendita e le altre unità organizzative situate più a monte in vista della realizzazione degli obiettivi di customer satisfaction. Stando a questa impostazione, i punti vendita assurgono ad aree critiche, che orientano il sistema degli indicatori di performance, nei cui riguardi il controllo deve mostrarsi in grado di identificare e di realizzare volta per volta le condotte più adeguate.

L’evoluzione del controllo di gestione nelle imprese della grande distribuzione. Dalla progettazione dei modelli agli indicatori di performance

SANNINO, Giuseppe
2008

Abstract

Negli ultimi anni, il comparto dei beni di largo consumo ha raggiunto notevoli livelli di complessità, obbligando le realtà aziendali ad una completa rivisitazione dei propri modelli gestionali ed organizzativi. Appare quanto mai evidente che le economie di scala realizzate grazie alle strategie di crescita non sono più sufficienti ad assicurare loro le indispensabili condizioni di equilibrio: a tali condotte esse sono tenute ad affiancarne altre, improntate a logiche di accentuata differenziazione, da perseguire con l’ausilio di sofisticati strumenti manageriali. Muovendo da tale constatazione e limitando l’attenzione alle imprese della grande distribuzione, il lavoro si propone di evidenziare il ruolo decisivo che in questi mutati contesti può assolvere il controllo di gestione, a condizione che durante la sua progettazione si recepiscano appieno le nuove istanze direzionali. In particolare, il crescente rilievo assunto dai punti vendita nei processi di generazione del valore, attribuibile alla loro vicinanza al cliente, induce il controllo ad accogliere, nelle sue componenti, la dimensione processuale della gestione, esplicitando le relazioni sussistenti tra i medesimi punti vendita e le altre unità organizzative situate più a monte in vista della realizzazione degli obiettivi di customer satisfaction. Stando a questa impostazione, i punti vendita assurgono ad aree critiche, che orientano il sistema degli indicatori di performance, nei cui riguardi il controllo deve mostrarsi in grado di identificare e di realizzare volta per volta le condotte più adeguate.
2008
978-88-348-8642-7
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11591/160433
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact